Gangi (Pa); si presenta “E’ sedimentario, mio caro Watson!”

“E’ sedimentario, mio caro Watson! Dalle indagini geologiche di Sherlock Holmes alla nascita delle geoscienze forensi”. È questo il titolo dell’ultimo libro di Roberto Franco che sarà presentato domenica prossima, 17 marzo, alle 17.00 a palazzo Bongiorno a Gangi, nel palermitano.

All’incontro, moderato da Alfonso Lo Cascio, presidente regionale di BCsicilia e introdotto da Giuseppe Ferrarello, sindaco di Gangi, vedrà la partecipazione di: Antonello Fiore, presidente nazionale della società italiana di geologia ambientale; Salvatore Palmeri, consigliere dell’ordine regionale dei geologi di Sicilia; la geologa forense, Rosa Maria Di Maggio e il responsabile delle recensioni in Sigea, Giacomo Milazzo. Sarà anche presente l’autore.

La presentazione è promossa dal comune di Gangi, Sigea, ordine regionale geologi Sicilia, ISIS Giuseppe Salerno, BCsicilia e Plumelia edizioni. Il saggio deriva da una passione profonda dell’autore per un personaggio straordinario, Sherlock Holmes, che si intreccia con un’altra passione altrettanto forte, quella per il pensiero scientifico, rigoroso e logico in un fil rouge estremamente interessante che permea le pagine di un saggio singolare capace di condurre il lettore in un meraviglioso luogo della mente dove il confine tra scienza e filosofia si annulla e apre felicemente al mondo della logica deduttiva. Sherlock Holmes, frutto della fervida immaginazione di sir Arthur Conan Doyle, insegna che la scienza non dà mai risposte semplicistiche ma fornisce un metodo rigoroso atto a formulare domande e sebbene le nuove tecnologie utilizzate sulla scena del crimine abbiano rivoluzionato il modus operandi dell’investigazione scientifica, il corretto approccio del bravo investigatore non può prescindere dall’osservazione, dalla deduzione e dalla cultura e Holmes diviene “maestro” nel raccogliere indizi, seguire tracce, scartare ipotesi contraddittorie, arrivare a soluzioni impensabili seguendo quel paradigma indiziario prima proprio del patologo e poi destinato a diventare strumento anche dello storico, del biologo, del matematico, dello studioso d’arte, del criminologo e persino del geologo. Conan Doyle ha avuto il merito di aver considerato la scienza della terra al pari delle altre scienze e come tale applicabile nel contesto investigativo e ciò ha gettato le basi dello studio dei terreni in ambito processuale, rendendo ufficialmente il detective più conosciuto al mondo, seppur parzialmente immaginario, il primo geologo forense della storia del crimine.

Roberto Franco è docente, scrittore e saggista. Laureato in scienze geologiche è esperto in sistemazione dei bacini montani e difesa del suolo. È oggi considerato uno stimato divulgatore scientifico e culturale, interessandosi in particolar modo alla connessione tra letteratura e scienza. E’ membro della società italiana di geologia ambientale e della società geologica italiana. È autore di numerosi saggi e articoli su riviste scientifiche nazionali ed internazionali. Tra le sue pubblicazioni: “Patri, figliu e spiritu santu. Viaggio alla scoperta delle preghiere dialettali recitate a Gangi” (assieme a Salvatore Germanà, 2006); “Alburchia, la montagna incantata. Un contributo della geoarcheologia alla conoscenza storica tutela e valorizzazione di un sito della Sicilia centro-settentionale” (2011); il pluripremiato “La gelogia nella Divina commedia” (2017); “Eppur si muovono! Storie di uomini e scienziati che hanno reso grande la geologia” (2019); “Sognatori di speranza. Vivere in Assisi, un viaggio oltre la storia” (2022). In ambito didattico ha pubblicato “L’Ibse: un approccio didattico vincente per l’insegnamento nelle scuole superiori. Il caso innovativo delle scienze della terra investigate attraverso l’arte” (2018). Infine, di imminente pubblicazione è “Globi di fiamme a lambir le stelle. La geomitologia nell’Eneide (e molto altro ancora).

 

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