Sant’Angelo Muxaro (Ag): ritorna “Una boccata d’arte”

Ritorna in Sicilia “Una boccata d’arte”, il progetto d’arte contemporanea promosso dalla fondazione Elpis, giunto alla sua quinta edizione. Appuntamento dal 22 giugno al 29 settembre con l’evento che unisce ogni anno 20 borghi e paesi italiani, uno per ragioni, con artisti internazionali che realizzano alcuni interventi durante un periodo di residenza a contatto con il territorio e le comunità locali. Per la quinta edizione sono stati invitati solo artisti giovani che offrono un ampio sguardo sul panorama contemporaneo.

Le inaugurazioni si terranno il 22 e il 23 giugno in tutti i paesi italiani. In Sicilia Sant’Angelo Muxaro, nell’agrigentino, ospiterà un intervento realizzato dagli artisti NicolaBarattoe Yiannis Mouravas (Montebelluna, Italia e Atene, Grecia, rispettivamente classe 1989 e 1986), coordinato da Giulia Monroy.

Arroccato su una collina gessosa dei Monti Sicani, Sant’Angelo Muxaro fu fondato intorno al XVI secolo, in un’area talmente antica che il mito e la storia qui convergono in un unico intreccio. Qui, su invito di Fondazione Elpis, Nicola Baratto e Yiannis Mouravas svilupperanno un progetto inedito, concepito in dialogo con il contesto che lo ha ospitato, la storia e le tradizioni locali.

Attraverso 20 progetti site specific che includono mostre diffuse, installazioni, performance, laboratori e libri d’artista, Una boccata d’arte attiva per tutta l’estate uno speciale itinerario culturale che si snoda lungo la penisola: un invito al viaggio e alla scoperta di luoghi inaspettati, lontani dai circuiti tradizionali dell’arte contemporanea.

Una boccata d’arte è un progetto realizzato in collaborazione con Maurizio Rigillo di Galleria Continua e con la partecipazione di Threes che ogni anno cura tre interventi incentrati sulla sperimentazione sonora, quest’anno in Abruzzo, Lazio e Molise.

Il 2024 segna il raggiungimento di un importante traguardo: 100 progetti realizzati, 100 artiste e artisti e 100 borghi coinvolti nel corso di cinque edizioni insieme a partner tecnici, associazioni locali e persone che a vario titolo hanno reso possibile la realizzazione degli interventi. In questo modo, Una boccata d’arte alimenta una rete diffusa di relazioni e partecipazioni che diventa ogni anno sempre più ampia. Grazie alle acquisizioni delle amministrazioni e alle donazioni degli artisti, ad oggi oltre un terzo dei borghi coinvolti hanno scelto di accogliere in modo permanente le opere realizzate nell’ambito delle quattro edizioni trascorse.

In Sicilia, Una boccata d’arte ha coinvolto, con interventi site specific, mostre e installazioni, i borghi di Ferla (2020), Centuripe (2021), Castiglione di Sicilia (2022) e Pollina (2023). In questa regione è rimasta permanente l’opera Axis Mundi (2023), di Ella Littwitz a Pollina.

“Quando è nata l’idea di questo progetto, in piena pandemia, come reazione spontanea per dare sostegno soprattutto ai giovani artisti e in linea con la missione di Fondazione Elpis, non potevamo immaginare dove ci avrebbe portato fino ad oggi – dichiara Marina Nissim, presidentessa di fondazione Elpis – Novità di questa speciale edizione è in particolare la presenza di artisti tutti giovani. Grazie alla loro energia e al loro sguardo sapranno valorizzare i paesi coinvolti con opere inedite, facendosi ispirare dal paesaggio, dalla storia e dalle tradizioni locali.  Sono stati cinque anni sorprendenti per la grande rete di relazioni umane e professionali che nel tempo si è venuta creando e per il prezioso contributo di artisti, curatori, sindaci, amministrazioni locali e cittadini. Le tante opere che sono state accolte in modo permanente dai borghi sono il frutto di questa riuscita sinergia. Anche quest’anno Una boccata d’arte lascerà il segno con la sua capacità di coinvolgere abitanti e pubblico e creare connessioni intorno ai 20 progetti.”

Alla quinta edizione, sono già cinque i borghi per ogni regione italiana che abbiamo coinvolto con Una boccata d’arte, innescando un processo virtuoso di impollinazione del territorio attraverso l’arte contemporanea” racconta Maurizio Rigillo, cofondatore di galleria Continua. “Grazie alla professionalità e generosità degli artisti, italiani e non, questi paesi hanno dato prova di grande capacità di accoglienza e risposta alle proposte artistiche, dimostrandosi luoghi vivi e fertili. In questa edizione in particolare, si è voluto coinvolgere solo giovani artisti che si sono rivelati sempre più disponibili a spendere un lungo tempo nei borghi per l’ideazione e realizzazione del proprio progetto, conoscendo la realtà cittadina ed entrando sempre più in profondità nel territorio. È infatti emersa con insistenza, edizione dopo edizione, l’esigenza degli artisti di vivere lunghe esperienze e relazioni più accurate. Queste residenze sono poi convogliate in opere e progetti fortemente legati al borgo ospitante, come dimostra la già nutrita sezione del sito dedicata alle opere permanenti. La quinta edizione continuerà in questa direzione, segnata fin dall’inizio dalla missione di Fondazione Elpis, ampliando ulteriormente la rete di piccoli centri italiani uniti dall’arte contemporanea.”

La consolidata partecipazione di Threes al progetto Una boccata d’arte si articola quest’anno nella curatela di tre interventi site specific nelle regioni di Lazio, Abruzzo e Molise. In particolare, Threes ha selezionato tre giovani talenti emergenti la cui pratica artistica esplora medium e modalità espressive differenti, con un forte focus sulla sperimentazione sonora” spiega il team curatoriale Threes. “Elena Rivoltini è un’attrice, performer vocale e compositrice che esplora le potenzialità drammaturgiche della voce, attingendo dalla musica sacra al canto gregoriano, dalla techno alla spoken poetry. Agostino Quaranta, artista visivo e produttore, originario della Puglia e residente a Londra da anni, mette in relazione sperimentazioni musicali con antichi patrimoni ritmici, sonori e linguistici. Beatriz de Rijke è un’artista panteista audiovisiva e cantautrice olandese-inglese la cui pratica fonde elementi della musica pop con una visione “totale” dell’arte e della vita”

Una boccata d’arte è un progetto ideato nel 2020 da Marina Nissim, presidentessa di fondazione Elpis, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico di piccoli centri, attraverso la condivisione di pratiche e linguaggi dell’arte contemporanea. Diffuso in tutt’Italia, il progetto coinvolge ogni anno 20 borghi con meno di 5mila abitanti, situati in aree diverse per riscoprire l’intero territorio regionale. In virtù della loro dimensione raccolta, questi luoghi diventano il contesto ideale per la sperimentazione artistica e la creazione di nuovi immaginari.

Arroccato su una collina gessosa dei Monti Sicani, Sant’Angelo Muxaro fu fondato intorno al XVI secolo, in un’area talmente antica che il mito e la storia qui convergono in un unico intreccio.  I versanti del colle sono trapuntati da numerose tombe a grotticella, risalenti al IX secolo a.C.: una vasta necropoli di quello che doveva essere un fiorente insediamento Sicano dell’età del bronzo e del ferro. Anche la più grande tomba protostorica della Sicilia si trova qui: la “Tomba del Principe” costituita da una doppia camera circolare, di cui la prima ha un diametro di 9 metri e oltre 3 di altezza con una cupola a tholos come le coeve tombe reali micenee in Grecia.

Il Monte Castello ospita i resti di un’antica roccaforte araba Qalàt al-Mushar’àh (da cui Muxaro), sorta probabilmente sui resti d’un altro fortilizio dell’età del bronzo: forse sorgeva qui Kamikos, città-fortezza del re sicano Kòkalos. Narra il mito che Kòkalos ospitò Dedalo, l’ingegnoso architetto fuggito da Creta, che per lui realizzò superbe fortificazioni.

Grotte d’interesse speleologico e naturalistico si trovano nella Riserva di grotta Sant’Angelo, mentre l’affascinante sistema carsico “Vallone del ponte” si snoda lungo una vallata solcata da un affluente del Platani.

Visitare  Sant’Angelo  Muxaro  significa  entrare  in  contatto  con  una  Sicilia  antica  e  autentica,  fatta  di  mito e storia ma  anche  di  sapori:  generosi  e  squisiti  come  la  gente  del  luogo.

La nostra ricerca considera artefatti storici – quali mappe, relitti di navi, reliquie e vasi – dichiarano gli artisti che lavoreranno nel centro dell’agrigentino – come capsule del tempo che potrebbero mettere in primo piano storie dimenticate. Approfondendo questi oggetti e casi studio, portiamo avanti una ricerca sull’Archaeodreaming come possibile metodo per la riconquista dell’incanto: un’azione per contemplare qualcosa di invisibile e sconosciuto, attraverso il coinvolgimento dei processi di memoria e immaginazione.

Nicola Baratto e Yiannis Mouravas (Montebelluna, Italia, 1989 e Atene, Grecia, 1986) hanno studiato e sono ex borsisti di ricerca del Dirty Art Department del Sandberg Instituut di Amsterdam, Paesi Bassi. La loro pratica si basa sull’“Archaeodreaming”, un metodo di ricerca sperimentale da loro sviluppato, che esplora storia, mitologia, e le sovrapposizioni tra archeologia e sogno. Creando connessioni tra cultura arcaica e contemporanea, sviluppano forme narrative poetiche e non lineari, intrecciando ricerca sul campo e d’archivio con esperienze inconsce. Le loro opere si sviluppano con installazioni multimediali, film, libri d’artista e sculture. Hanno ricevuto grant internazionali come il Mondriaan Fonds, lo Stimuleringsfonds e quello dedicato alle residenze all’estero della XII edizione dell’Italian Council. Tra le mostre recenti figurano A Rave Down Below, Elevsis European Capital of Culture, Eleusi (GR, 2023); 2012 Never Happened, In Debt, Amsterdam (NL, 2023); Prospects and Concepts, Art Rotterdam (NL, 2023). L’intervento artistico di Nicola Baratto e Yiannis Mouravas nel borgo di Sant’Angelo Muxaro è coordinato da Giulia Monroy.

La fondazione Elpis è stata costituita nel 2020 da Marina Nissim,imprenditrice e collezionista. Al centro della sua missione, il supporto ai giovani artisti. La fondazione persegue i suoi scopi attraverso la realizzazione di mostre, residenze, attività educative e progetti diffusi su tutto il territorio nazionale. Con l’obiettivo di coinvolgere diverse fasce di pubblico ed esplorare aree al di fuori dei circuiti tradizionali dell’arte, fondazione Elpis unisce mondi solo apparentemente distanti intercettando l’evolversi dei linguaggi espressivi. La decisione di aprire una nuova sede a Milano – a ottobre 2022 – nasce dai progetti e dalle collaborazioni attivate negli ultimi anni su scala nazionale. La Fondazione ha così consolidato attorno a sé una rete sempre più ampia mettendo in atto nuovi modelli di partecipazione e fruizione culturale.

Galleria Continua nasce nel 1990 su iniziativa di tre amici: Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo. Trova sede negli spazi di un ex cinema nel borgo, ricco di storia, di San Gimignano, e ad oggi conta otto sedi in tutto il mondo. É la prima galleria straniera con un programma internazionale ad aprire a Pechino, in Cina nel 2004, e nel 2007 a Les Moulins, nella campagna parigina. Nel 2015 apre uno spazio a L’Avana, Cuba, dedicato a progetti culturali volti a superare ogni frontiera. Nel 2020, anno in cui ricorrono i trent’anni di attività, inaugura una nuova sede espositiva a Roma con un calendario di attività didattiche e residenze d’artista, e uno spazio a São Paulo, Brasile, all’interno dello stadio Pacaembu. Nel 2021, apre una nuova galleria a Parigi, nel cuore del Marais, e nello stesso anno, uno spazio espositivo all’interno del più iconico hotel del mondo, il Burj Al Arab Jumeirah di Dubai.

Threes è un team curatoriale e agenzia creativa con base a Milano che sviluppa e promuove progetti di carattere sperimentale nel campo della musica e dell’arte, fungendo da piattaforma multidisciplinare che spazia dalla produzione e curatela di eventi, dall’editoria alla discografia. Tutti i progetti di Threes sono guidati dalla ricerca e motivati dal desiderio di sfidare i paradigmi culturali, promuovendo sempre una visione ecologica.

Fin dalla prima edizione di una boccata d’arte, Threes seleziona gli artisti e cura la realizzazione dei progetti in tre regioni; per l’edizione 2024 in Abruzzo, Lazio e Molise.

I borghi della quinta edizione

 

Bassiano (LT); Berceto (PR); Dolcedo (IM); Gioia dei Marsi (AQ); Guardialfiera (CB); Letino (CE); Magrè sulla Strada Vino / Margreid an der Weinstraße (BZ); Motta Filocastro – frazione di Limbadi (VV); Otricoli (TR); Palazzo Pignano (CR); Paluzza (UD); Poggiorsini (BA); Porto Levante – frazione di Porto Viro (RO); San Ginesio (MC); San Sebastiano Curone (AL); Sant’Angelo Muxaro (AG); Sasso di Castalda (PZ); Sedilo (OR); Serre di Rapolano – frazione di Rapolano Terme (SI); Verrès (AO).

Gli artisti della quinta edizione

Nicola Baratto e Yiannis Mouravas; Tiphaine Calmettes; Mariona Cañadas e Pedro Murua; Beatrice Celli; Adji Dieye; Ode de Kort; Giulio Locatelli; Andrea Martinucci; Emanuele Marullo; Villiam Miklos Andersen; Caterina Morigi; Lulù Nuti; Agostino Quaranta; Sóley Ragnarsdóttir; Beatriz de Rijke; Elena Rivoltini; Virginia Russolo; Augustas Serapinas; Sofia Silva; Sasha Tishkov.

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