Agrigento: rischio frane, nuove tecniche per gestire il dissesto idrogeologico

Pendii in frana e terreni rocciosi. Sono variabili le condizioni dei territori della Sicilia a rischio di dissesto idrogeologico che necessitano di interventi di verifica, prevenzione e stabilizzazione. Questi i temi caldi del convegno che si svolgerà venerdì 27 ottobre alle 15.30 presso l’Empedocle consorzio universitario Agrigento (Ecua, aula Luca Crescente, via Quartaro 6), organizzato dall’ordine degli ingegneri della provincia di Agrigento e dalla consulta degli ordini degli ingegneri di Sicilia con il patrocinio del consiglio nazionale ingegneri e dell’Ecua, in collaborazione con Maccaferri, leader per soluzioni ingegneristiche nel settore della geotecnica.

Coinvolti nei lavori: Anci Sicilia, ordine dei geologi regionale, il collegio dei geometri e l’ordine degli agronomi e forestali della provincia di Agrigento. Le scelte istituzionali e degli addetti ai lavori relative agli interventi già in essere e quelli da progettare per il futuro, incidono fortemente sull’impatto ambientale, sulla garanzia della sicurezza per i cittadini e sulla tutela a lungo termine del patrimonio naturale della Sicilia.

Nel corso del convegno saranno approfondite le strategie di prevenzione, con focus sulle più recenti metodologie d’uso delle reti metalliche impiegate nei rivestimenti semplici e nei rafforzamenti corticali. Si aprirà il confronto anche sul sistema di allerta, il collaudo, l’ancoraggio e la manutenzione delle barriere paramassi. Sarà questa un’occasione buona per alimentare il dibattito sulle soluzioni necessarie, sulle tecniche d’avanguardia da praticare per mettere al sicuro luoghi e persone. Gli interventi daranno l’opportunità di constatare le condizioni contingenti dei siti a rischio: gli esperti faranno il punto sui metodi e i software digitali funzionali per concretizzare azioni prudenti.

Le evoluzioni cautelative diventano prioritarie anche alla luce delle catastrofi ambientali accadute in Italia, dall’Emilia Romagna alla Sicilia (alluvione del 2009 a Giampilieri, frana del 1966 ad Agrigento) che, oltre a costare un depauperamento del territorio hanno comportato perdite di vite umane e gravi danni ad intere comunità coinvolte.

Dopo i saluti di Achille Furioso, presidente dell’ordine degli ingegneri della provincia di Agrigento; Fabio Corvo, presidente della consulta degli ordini degli ingegneri di Sicilia; Giuseppe Maria Margiotta, segretario del consiglio nazionale ingegneri; Antonino Mangiacavallo, presidente Ecua e Paolo Amenta, presidente di Anci Sicilia. interverranno: Maurizio Ziccarelli, docente di geotecnica e tecnica delle fondazioni presso l’università di Palermo; Stefano Cardinali e Alessandro Cavagni, ufficio tecnico Officine Maccaferri Italia srl. I lavori saranno moderati da Roberto Mistretta, consigliere e presidente “Commissione strutture e geotecnica” dell’ordine agrigentino. Il convegno è aperto al pubblico, al dibattito sono stati invitati i sindaci dei comuni del territorio.

 

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