Milazzo (Me): al via l’anno scolastico al Majorana all’insegna del Metaverso

Il tecnologico mamertino suona ancora una volta la prima campanella d’Italia per i suoi numerosi alunni (Primo in provincia di Messina per popolazione scolastica), distribuiti in oltre 70 classi, distinte in 5 Indirizzi (Chimica;Meccanica, Meccatronica e Energia, Informatica e Telecomunicazioni, Elettronica e Elettrotecnica; Trasporti e Logistica con l’articolazione Conduzione del mezzo aereo, ex Aeronautico) e avvia un anno scolastico lanciando una nuova sfida per una “scuola aperta”, punto di riferimento educativo sul territorio.

Quello appena inaugurato è un anno particolarmente ricco di novità per tutta la comunità educante del Majorana, a partire dall’ introduzione della settimana corta, senza rientri pomeridiani, per una maggiore flessibilità organizzativa e una progettualità che vuole scommettere sulle innovazioni didattiche, sull’arricchimento dell’iter formativo e la realizzazione di un ambiente d’apprendimento dinamico e stimolante.

A salutare i lavori d’inizio attività didattica, in seno al primo collegio docenti di venerdì 1° settembre, il gradito intervento di Ivana Summa, già Dirigente Scolastica, ricercatrice IRRE e consulente Indire, direttrice della rivista “Fare l’insegnante” e autrice di innumerevoli saggi e testi riguardanti l’innovazione didattica e organizzativa, che riconoscendo all’istituto mamertino l’eccellenza della propria offerta formativa, sottolinea l’importanza della valutazione quale processo fortemente interconnesso all’insegnamento e all’apprendimento. Molto apprezzata dall’intero corpo docente l’attenta disamina effettuata dalla dottoressa che, puntando l’attenzione sui “processi” e non sul “prodotto”, afferma in modo preponderante un’idea di valutazione centrata sulle competenze, traguardo naturale di un apprendimento, sistemico, dinamico e capace di far maturare conoscenze spendibili nel tempo e in diversi contesti della realtà.

Questo anno scolastico parte sotto l’insegna del Metaverso– afferma il Dirigente Scolastico, prof. Bruno Lorenzo Castrovinci – che si aggiunge ai brillanti progressi fatti nella robotica educativa e industriale dell’anno precedente, per una scuola sempre più all’avanguardia nel panorama educativo italiano”.

Ma questo è anche un anno di transizione e di trasformazione, in quanto l’istituto si prepara a rinnovare le aule e i laboratori, con soluzioni che spaziano dalla realtà immersiva e aumentata, del metaverso, alla modellazione tridimensionale avanzata applicata alle macchine a controllo numerico CAD CAM.

A questi si aggiunge la realizzazione di un simulatore di volo tra i più avanzati del sud Italia, aprendo la sfida di un aeronautico che strizza l’occhio alla NASA con i programmi ESERO dell’Agenzia Spaziale Italiana ed Europea e che prepara per la certificazione delle ore di volo necessaria per il brevetto di pilota.

Tutto questo in un ambiente didattico sereno, in quanto l’istituto mamertino mantiene e rafforza la sua mission di agenzia educativa per eccellenza, un alleato prezioso per molte famiglie, al fine di formare prima che i tecnici, i cittadini di domani, donne e uomini rispettosi delle regole e equilibrati nei modi, così ricercati dal mondo dell’industria di ieri e di oggi.

Donne e uomini maturi, insomma, frutto di un capillare lavoro educativo che oggi si avvale anche delle tecnologie informatiche per segnalare in tempo reale le eventuali criticità nelle aule, durante le lezioni.

Primo istituto della provincia di Messina, ma anche uno dei pochissimi che ha da sempre mantenuto la sua identità d’istituto industriale e, di conseguenza, in grado di realizzare un’offerta formativa di maggiore qualità in un contesto scolastico meglio organizzato.

Questa è la chiave di lettura di una progettualità che si è ulteriormente perfezionata in anni di impegno e passione motivati da una sola stella polare, vale a dire la centralità dell’alunno, la qualità dell’apprendimento e del benessere, l’acquisizione di competenze valoriali, culturali e tecnico-pratiche tali da far diventare gli studenti, “fabbri consapevoli” di sé stessi e competentemente concorrenziali ai propri coetanei europei.

 

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