Palermo: il Sinalp denuncia l’involuzione della società italiana

Due giorni di spettacolo a Palermo per il concerto di Vasco Rossi. Ma la salute dei cittadini, in questi due giorni, passa in secondo piano. A denunciarlo è il Sinalp di Palermo. “Da tempo – scrivono – assistiamo all’evoluzione o per meglio dire all’involuzione della nostra società verso l’idea dell’effimero e dell’apparire, a scapito della capacità sociale di riconoscere come prioritarie, le concrete esigenze e necessità che giornalmente i cittadini affrontano”.

Il Sinalp non è contrario al grande evento musicale ospitato a Palermo ieri e oggi perché il concerto di Vasco sicuramente porta in città un notevole indotto economico che darà una boccata di ossigeno alle imprese cittadine.

“Ben vengano iniziative di questo rilievo – dichiara Andrea Monteleone, segretario regionale Sinalp – ma contemporaneamente, chi amministra la città ha il dovere di non distrarre mai l’attenzione dalle reali esigenze di chi vive il territorio.

Apprendere che per dare vita al concerto di Vasco Rossi l’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello decide di sospendere gli interventi programmati al CTO solo perché il presidio si trova difronte allo stadio è un assurdo ed una mancanza di rispetto verso tutti quei cittadini che hanno bisogno di cure. Non sappiamo chi abbia deciso di chiudere il CTO per il concerto di Vasco Rossi, dichiara la Delegata Sinalp alla Sanità Dr.ssa Vittoria Di Bella, ma anteporre un evento musicale, importante per quanto possa essere, alla salute dei cittadini è un errore che non ha scusanti.

Questa scelta è inaccettabile sapendo che oggi il SSN sta implodendo. Per una errata programmazione delle assunzioni e della gestione delle piante organiche, il SSN sta costringendo parecchie Aziende Ospedaliere a chiudere interi reparti per mancanza di medici ed operatori sanitari, costringendo i cittadini a prenotazioni vergognose che sempre più frequentemente superano anche i 12 mesi di attesa per una semplice visita specialistica che però può essere l’ago della bilancia tra il vivere o il morire”.

“Apprendere quindi della decisione di chiudere per due giorni l’intero CTO di Palermo è inaudito – dichiara la delegata di Sinalp Sicilia, Natascia Pisana – bastava che il comune di Palermo si coordinasse con l’azienda ospedaliera del Villa Sofia Cervello e predisporre un corridoio di accesso permettendo di poter continuare ad erogare i servizi sanitari anche nei due giorni di concerto. Da tempo come Sinalp denunciamo le improponibili liste d’attesa per una visita specialistica che di fatto non permettono più ai cittadini di potersi curare ed effettuare quella prevenzione da sempre sbandierata dal ministero della salute.

Oggi sempre più i cittadini, per curarsi – prosegue Pisana – sono costretti a rivolgersi alla sanità privata con costi divenuti talmente proibitivi che costringono ormai un buon 27% della popolazione italiana a rinunciare a curarsi”.

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