Palermo: primi premi per gli atleti alla “Cursa di ciclopi”

L’italiano marco Gubert fra gli uomini e la britannica Sabrina Verjee fra le donne, si sono aggiudicati la vittoria alla “Cursa di ciclopi”, la corsa da oltre 500 km in corso nella Sicilia nord-orientale. Gli atleti sono arrivati a destinazione, completando il percorso che attraversa 50 comuni e 4 parchi naturali, dalla città normanna di Cefalù fino all’Etna e ritorno.

Sul podio anche il francese Sebastien Raichon e il giapponese Wataru Iino e poi la francese Claire Bannwarth, mentre il terzo posto fra le donne è ancora un testa a testa fra la tedesca Susan Mueller e la giapponese Kazumi Konda, il cui arrivo è previsto per domani. Nella classifica generale unica, le due donne giunte al traguardo sono rispettivamente la sesta e la settima.

Dei 59 partenti, 12 atleti e atleti si sono ritirati, mentre altri 39 sono ancora impegnati lungo il percorso che deve essere completato entro le 14.00 di sabato 29 aprile. Un percorso che per la lunghezza e il dislivello è uno dei più impegnativi e certamente il più lungo d’Europa.

“Nonostante qualche imprevisto con le condizioni meteo, che hanno imposto di modificare il percorso sull’Etna – spiga Giorgio Cambiano dell’associazione Triscele trailers che ha organizzato la manifestazione – fino ad ora sta procedendo tutto per il meglio, con gli atleti e le atlete entusiasti di un percorso che unisce mare e montagna e che al di là di ogni aspettativa mostra la Sicilia in tutto il suo splendore, con passaggi fra bellezze artistiche e architettoniche e panorami mozzafiato”.

I nostri volontari e il personale di assistenza, fra cui figurano anche medici e massaggiatori, per far fronte alle necessità che una gara di questo tipo può comportare per il fisico degli atleti e delle atlete, stanno proseguendo nell’accompagnare i corridori lungo il percorso”. Via via che gli ultimi atleti passano, l’organizzazione si accerta che nulla sia rimasto lungo il percorso. Una delle regole imposte ai partecipanti era infatti quella di non intaccare in alcun modo l’equilibrio delle aree attraversate, senza abbandonare alcunché, pena la squalifica.

“Uno degli aspetti di questo tipo di gare – spiega Cambiano – che si accompagna all’ovvio elemento prettamente sportivo, è quello di promuovere una relazione sana con l’ambiente, con quello montano come con quello marino e le regole sono quindi molto stringenti per gli atleti”.

Domenica sul lungomare di Cefalù è prevista la cerimonia conclusiva di premiazione, alla presenza delle autorità e degli sponsor che hanno sostenuto la manifestazione.

 

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