Siracusa: concerti al teatro greco. Spada chiede di realizzare una struttura mobile nell’ara di Ierone.

Realizzare una struttura mobile per accogliere concerti al teatro greco di Siracusa, nell’Ara di Ierone. Lo chiede Tiziano Spada, deputato regionale del Pd, che ha avanzato la richiesta al sindaco di Siracusa e al presidente del consiglio di amministrazione dell’Inda, istituto nazionale del dramma antico, Francesco Italia.

“Si tratta di un’idea – spiega il parlamentare regionale – che consentirebbe di bypassare le ormai annuali polemiche sulla programmazione di concerti al teatro greco di Siracusa, tutelando e conservando questa preziosa testimonianza del passato senza però rinunciare alla magia e al fascino del parco archeologico della Neapolis. Anche in questo caso, inoltre, verrebbero garantite 5 mila peresenze a sera.”

In merito ai fondi necessari per realizzare la struttura “andrebbero attinti da un emendamento del collega Cateno De Luca – spiega Tiziano Spada – che ho condiviso in commissione bilancio su interventi in favore dei comnuni per i teatri di pietra. In pratica, per gli eserizi finanziari 2023, 2024, 2025 ai comuni nei cui territori ricadono i teatri di pietra e che nel 2022 hanno superato la soglia di 500.000 presenze turistiche è destinata la somma di 10 milioni di euro all’anno da assegnare in parti uguali, a valere sulel risorse del fondo sviluppo e coesione 2021-2027, per consentire la realizzazione di interventi di riqualificazione urbana e messo in sicurezza di edifici pubblici”.

In merito Tiziano Spada ha presentato un’interrogazione parlamentare per sapere se il governo regionale “non intenda accertarsi che la commissione di valutazione competente, nell’ambito dell’autorizzazione degli spettacoli musicali previsti al teatro greco per la prossima stagione, si sia attenuta a quanto previsto dal decreto istitutivo della commissione e abia valutato, dandone adeguata motivazione, la loro compatibilità con la natura storica e artistica del monumento, tenendo conto della sua fragilità”.

E, infine, per chiedere “se non si reputi opportuno modificare la composizione della commissione, prevedendo l’indispensabile presenza di esperti archeologi, antichisti, petrografi, nonché attribuire il voto deliberativo al direttore del parco archeologico. Se non si ritenga impellente rivisitare la politica dei beni culturali della regione, mettendo a disposizione le risorse necessarie per potenziare la loro tutela attivando, dove è necessario, interventi di restauro e consolidamento”.

 

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