“Palermo: i quattro mandamenti tra preesistenze, eterogeneità e bellezza” è il titolo di un seminario organizzato da BCsicilia e dalla rettoria San Francesco Saverio a Palermo. Dopo l’incontro tenuto da Adriana Chirco, architetto, presidentessa di Italia nostra sezione di Palermo su “i quattro mandamenti di Palermo: dalle preesistenze alla croce di strade” e quello su “Piazze di grascia e mercati alimentari nel tessuto compatto dei quattro mandamenti” trattato da Giovanni Fatta, professore ordinario di architettura tecnica presso l’università di Palermo.
Appuntamento per domani, giovedì 31 marzo alle 17.00 con la conferenza dal titolo “I mercati storici e l’insediamento degli ordini mendicanti”. Dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, presidente regionale BCsicilia; Fabrizio Giuffrè, presidente BCsicilia sede di Palermo e di don Massimiliano Lo Chirco, rettore della chiesa di San Francesco Saverio, è previsto l’intervento di Carmelo Montagna, architetto e storico dell’arte. La manifestazione sarà coordinata da Cinzia Carraro e Caterina Giordano. Gli incontri si terranno nella chiesa San Francesco Saverio nell’omonima via a Palermo.
Il programma prevede poi, con le ultime due conferenze, la prima che si terrà giovedì 7 marzo sempre alle 17.00 dal titolo “All’ombra dei palazzi nobiliari…un groviglio di vicoli e cortili: eterogeneità della popolazione dei quattro mandamenti. Ieri e oggi”. Un tema affrontato dall’antropologa Rita Cedrini. Infine, giovedì 21 aprile alle 17.00 appuntamento con una lezione di Marcello Panzarella, ordinario del dipartimento di architettura università di Palermo dal titolo: “Palermo, centro storico: la tremenda bellezza”.
L’incontro affronterà il tema dell’insediamento urbano degli ordini monastici mendicanti tra il 1200 e il 1300 a Palermo, fra architettura, arte e relazioni umane negli areali urbani della questura dei poveri fraticelli, obbligati dalla regola a mendicare misticamente per vivere.
Come nelle città europee in crescita alla fine del Medioevo, nei quattro mercati storici di riferimento la riforma del monachesimo occidentale post-benedettino definisce nel processo di lunga durata la loro attuale presenza: Lattarini con i Francescani, Vucciria con i domenicani, Ballarò con i carmelitani, Capo con gli agostiniani. Si tratta degli elementi di una sintesi storica aggiuntiva che possono contribuire a chiarire come e perché la originaria forma urbis dell’antica fondazione fenicio-punica, romano-bizantina, islamico-normanna, dalla strada principale del Cassaro si ristruttura dalla fine del Medioevo e poi con l’apertura successiva di via Maqueda, nella configurazione attuale della Croce di strade/quattro canti di città.
Carmelo Montagna è architetto, storico dell’arte con docenza nei licei. È stato per tre mandati elettorali sindaco di Marianopoli, nel nisseno, dal 1993 al 2002 e dal 2012 al 2017. Con le sue amministrazioni ha aperto il museo etnoantropologico comunale, intitolato a padre Salvatore Benvegna e collaborato con la soprintendenza di Caltanissetta per la riapertura in nuovi locali comunali del museo archeologico regionale di Marianopoli, intitolato ai fratelli Landolina. A vario titolo si è sempre occupato della valorizzazione del patrimonio culturale.
Dal 2003 in maniera sistemica conduce ricerche sulla “civilità della tholos” in Sikania, con varie conferenze e pubblicazioni. Ha in corso varie collaborazioni editoriali fra cui il saggio “Tracce di regalità protostorica negli ipogei sicani” pubblicato da Tommaso Romano nel suo “La tradizione regale”.
Sul tema odierno del seminario ha pubblicato “Saperi & Sapori. Arte ed urbanistica a Palermo. Progetto didattico di alternanza scuola lavoro A.S. 2017/18” svolto al liceo scientifico Ernesto Basile di Palermo. È attualmente componente della commissione per il registro delle eredità immateriali in Sicilia.