Tortorici (Me): il carnevale dei bambini

È stato un Carnevale sottotono a Tortorici, centro nebroideo in provincia di Messina. Nessun carro, né musica in piazza. In maschera soltanto i bambini. Il clima solitamente festoso non c’è stato quest’anno.

Dopo la morte della giovane Chiara Foti Randazzese, la mattina dello scorso 20 gennaio, l’associazione dei carristi che ogni anno organizza le sfilate dei carri, ha deciso di non festeggiare il Carnevale come di consueto. Per i bambini, però, c’è stato sempre spazio.

A loro non deve essere negato lo svago e il divertimento. Per questo motivo le associazioni I giovani oricensi, Beata vergine del Carmelo e il comitato delle mamme hanno organizzato il carnevale dei bambini in questi pomeriggi di festa nel salone parrocchiale della chiesa di San Nicolò.

Tra festoni, stelle filanti e una pioggia di coriandoli, i bambini di Tortorici hanno trascorso alcune ore in compagnia e in spensieratezza. Per l’occasione tutti in maschera. Ed ecco che principi e principesse, eroi dei fumetti e dei cartoni animati, pirati e streghe si sono dati appuntamento tutti nel salone parrocchiale per pomeriggio all’insegna dell’allegria.

Tutti insieme a salutare il Carnevale che finisce. Il carnevale si inserisce nella tradizione cattolica come momento di festa che precede la Quaresima. La sua etimologia “Carnem levare”, cioè eliminare la carne, ricorda l’inizio della quaresima, periodo di digiuno e di astinenza in attesa della pasqua.

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