Messina: FpCgil su vertenza vigilanza venatoria

La FP CGIL facendo seguito alla propria nota del 14.7.17, a tutt’oggi inevasa, con cui si richiedeva l’attivazione di un tavolo tecnico per la risoluzione dell’impasse determinatosi sulla procedura di affidamento del servizio di vigilanza del patrimonio naturale e venatorio da parte della Città Metropolitana e’ costretta a sottolineare l’assoluta inerzia dell’Amministrazione nonostante il particolare contesto di emergenza che interessa l’intero territorio provinciale e la grave situazione dei 30 lavoratori che ormai sono allo stremo delle forze.

Il silenzio assordante, dichiara Francesco fucile segretario provinciale della FP CGIL,  da parte degli uffici dell’Amministrazione, nonostante le rassicurazioni ricevute durante l’incontro con il Sindaco Metropolitano, e la recentissima approvazione da parte dell’ARS di una norma che elimina ogni dubbio tecnico sulla vicenda e stanzia ulteriori somme a disposizione della Citta’ Metropolitana di Messina per la vigilanza venatoria, chiarisce inequivocabilmente che meri ritardi burocratici hanno messo in ginocchio 30 famiglie e tolto alla cittadinanza intera la possibilita’ di fruire di un servizio di assoluta rilevanza sociale.

La FP CGIL, dichiara il dirigente sindacale della FP CGIL,  intende richiamare la Citta’ Metropolitana alle proprie responsabilita’.

I lavoratori e i cittadini attendono una risposta precisa che sia in grado di rispondere ai bisogni dei lavoratori che da tempo svolgono egregiamente il loro compito ed ai bisogni dei cittadini per quella richiesta di tutela e controllo del territorio che spesso la PA non ha saputo garantire.

Per quanto sopra esposto la FP CGIL diffida e mette in mora la Citta’ Metropolitana di Messina per l’immediata attivazione del procedimento di affidamento del servizio di vigilanza patrimonio naturale e venatorio e comunica che decorsi 10 gg. dalla presente procedera’ a tutelare i lavoratori nelle sedi opportune e programmera’ azioni di protesta continuative che possano far uscire la vertenza da uno stallo inaccettabile.

Alla Prefettura di Messina si sollecita l’attivazione di un tavolo di confronto.

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