Catania: contro il riciclaggio un lavoro corale di notai, commercialisti e avvocati

Cooperare per trovare possibili soluzioni e strategie che possano alleggerire gli oneri per i professionisti e le aziende, mantenendo inalterata l’efficacia delle azioni di prevenzione e contrasto del riciclaggio. Questo l’obiettivo del convegno “Il ruolo dei professionisti nella prevenzione e nel contrasto al riciclaggio”, svoltosi al Grand Hotel Baia Verde e organizzato dall’ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Catania, dal consiglio notarile dei distretti riuniti di Catania e Caltagirone e dall’ordine degli avvocati di Catania.

Al tavolo notai, avvocati, commercialisti e rappresentanti delle istituzioni: Guardia di Finanza, Banca d’Italia e UIF (Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia), che hanno dibattuto sui possibili interventi al sistema sanzionatorio e sulle leggi vigenti in materia. “Il Notariato è particolarmente attento alla tematica dell’antiriciclaggio, ambito in cui i notai assumono un ruolo di primo piano in virtù della loro qualifica di pubblico ufficiale – ha affermato Vincenzo Vacirca presidente del Consiglio Notarile dei distretti riuniti di Catania e Caltagirone – La nostra categoria effettua il 98% delle segnalazioni di operazioni sospette che vengono generate dal mondo delle professioni. I dati sono incoraggianti, l’anno scorso è stato registrato il 40% in più di comunicazioni di operazioni sospette proprio da parte dei nostri colleghi. In linea generale, invece, i dati mostrano un -10% da parte del settore banche e finanze”.

Il riciclaggio di denaro ha la capacità di alterare in modo significativo l’economia di un territorio – ha dichiarato Antonino Raimondo, comandante provinciale della guardia di finanza di Catania – l’economia illecita, così come il sommerso economico, creano disomogeneità strutturali in termini di competitività tra le aziende. È fondamentale, pertanto, un impegno corale da parte di tutti gli attori che hanno un ruolo nel sistema di prevenzione all’antiriciclaggio”.

“La formazione è fondamentale, i professionisti devono svolgere tutti gli adempimenti che incombono loro per legge, dunque è necessario che conoscano adeguatamente le norme che regolano la disciplina e pongano tutte le attività per contrastare il riciclaggio – ha dichiarato Alberto Giaconia, consigliere dell’ordine degli avvocati di Catania (presidente Antonino Distefano) – D’altronde, il nuovo modello di avvocato è diligente, competente, al passo coi tempi e sempre rispettoso delle normative di settore”.

“La materia è in continua e rapida evoluzione, da un lato in relazione alla recente costituzione dell’AMLA (Autorità Europea antiriciclaggio) con sede a Francoforte – ha affermato Gennaro Gigante, direttore Banca d’Italia filiale di Cataniadall’altro, con il recepimento della sesta direttiva. Questi due elementi comporteranno a breve la creazione di un tavolo allargato per esaminare e approfondire i concetti applicativi concernenti le novità organizzative e normative”.

Per i commercialisti etnei, come sottolineato dal presidente Salvatore Virgillito, elemento chiave dell’antiriciclaggio è la cooperazione tra le parti interessate. “Abbiamo voluto fortemente la presenza delle istituzioni, nel dettaglio i rappresentanti della Guardia di Finanza, UIF e Banca d’Italia per confrontarci su quali siano le modalità più efficaci di contrasto al riciclaggio – ha affermato Anna Quattrone, tesoriere dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Catania – È una tematica a cui prestiamo particolare attenzione, per tutelare le aziende sane che operano con attenzione e precisione e cercare di allontanare il più possibile qualunque tipo di atteggiamento negligente che derivi dal riciclaggio”.

Hanno relazionato sul tema: Giuseppe Balestrazzi, notaio componente commissione antiriciclaggio del C.N.N.; Paolo Bonaccorso, dottore commercialista; Francesco Mauceri, avvocato del foro di Catania; Vincenzo Gunnella, notaio consigliere nazionale del notariato e coordinatore commissione antiriciclaggio del C.N.N. e Annamaria Carriero, capo del servizio normativa e collaborazioni Istituzionali UIF.

Il ruolo dei professionisti è determinante nella lotta al riciclaggio – ha affermato Gabriella Viggiano, consigliera nazionale commercialisti con delega all’antiriciclaggio – La nostra è una componente attiva a presidio dell’economia legale. La norma ha la finalità di dare ai soggetti obbligati gli strumenti adeguati per combattere il fenomeno”.

Messina: incontro sul ponte, per la Cisl “si è persa un’occasione di confronto svincolato”

Si è persa un’occasione di confronto svincolato da sì e no ideologici”. Così il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, dopo l’incontro dell’amministratore delegato della ctretto di Messina, Pietro Ciucci, in commissione consiliare Ponte.

La presenza di Ciucci poteva essere l’occasione per confrontarsi nel merito, esprimere disappunti o capire meglio iter e tempistica – continua Alibrandi – abbiamo, tutti, la necessità  di conoscere bene il progetto, gli aggiornamenti e le ricadute reali sul territorio. Perché il nostro sì al Ponte sullo Stretto è un sì alle infrastrutture, alle opportunità, al lavoro e allo sviluppo. Ma non può essere, però, un’opera calata dall’alto senza alcun confronto e senza tenere conto dei diritti sacrosanti di tanti messinesi”.

Sulla tempistica data da Ciucci relativamente al percorso degli espropri, Alibrandi è convinto che questo “sarà il vero spartiacque per capire se il Ponte si farà oppure no. Questa è la fase in cui occorrerà dialogare con i messinesi ed i reggini. Occorre dimostrare di avere rispetto verso il patrimonio e il valore che gli immobili delle persone. Non è tollerabile che le ruspe entrino in azione senza un preventivo accordo tra tutte le parti e il riconoscimento ai proprietari di immobili del giusto valore delle loro case”.

Alibrandi, inoltre, ricorda come sia alto il rischio di un contenzioso che blocchi per anni l’opera e quindi anche la pianificazione urbana della città. “Comprendiamo l’allarme lanciato tempo fa dal presidente dell’ordine degli avvocati sulla mole di contenzioso che si creerà – dice il segretario della Cisl messinese – e riteniamo che nell’ambito delle attività a supporto dell’opera occorre davvero pensare al potenziamento degli uffici giudiziari nella nostra corte d’appello, alla creazione di una sede distaccata del TAR a Messina per evitare che tutti debbano rivolgersi alla sezione di Catania con aggravio di costi ed allungamento dei tempi.

Riteniamo – aggiunge Alibrandi – che il potenziamento delle strutture pubbliche e burocratiche debba comprendere anche l’ufficio dell’ispettorato provinciale del lavoro per verificare periodicamente e con maggiore frequenza le condizioni di sicurezza e di regolarità dei cantieri del ponte, delle opere connesse e di tutte le altre attività che si dovrebbero sviluppare. Servono rinforzi anche per Inps ed Inail, altri enti che dovranno svolgere un ruolo di grande impatto nel garantire che i lavori avvengano secondo le norme e le regole. È questo il compito che la città, dall’amministrazione a tutti i portatori di interesse, devono avere in questo momento, quello di pretendere che il “sistema Messina” sia adeguatamente rinforzato per gestire al meglio tutto ciò che riguarderà la costruzione della mega opera sino – da programma – al 2032 e per gli anni successivi in cui il Ponte sullo Stretto diventerà attrattore di opportunità”.

 

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