Palermo: dal primo marzo disponibile il video “E se ognuno fa qualcosa, tutto cambierà”

L’importante eredità lasciata dal beato padre Pino Puglisi ha spinto l’associazione di volontariato “Quelli della Rosa Gialla” a divulgare un messaggio di solidarietà e di speranza a Brancaccio, quartiere tristemente noto alle cronache per malavita e criminalità, mostrandone una faccia viva, fervente e generosa.

Con una costante opera di promozione della cultura attraverso i Musical, il teatro, la danza, il canto come elementi di bellezza e di contrasto alla povertà educativa e culturale, l’associazione Quelli della Rosa Gialla da oltre vent’anni si batte contro stereotipi che vedono questo territorio come luogo di degrado, mentre invece coltiva al suo interno talenti preziosi. Con le sue produzioni, ha raggiunto oltre 150.000 spettatori, calcando i palcoscenici di quasi tutti i teatri siciliani, per arrivare a Roma, Verona, Brescia e Milano.

Oggi la storia continua con l’uscita di questo nuovo prodotto multimediale: “E se ognuno fa qualcosa, tutto cambieràche sarà presentano e disponibile online a partire da venerdì 1° marzo. Si tratta del nuovo videoclip che, sulle note di questo must dell’associazione, mostra una Brancaccio lontana dagli stereotipi. Nato dalla collaborazione con la Parrocchia di San Gaetano, le scuole Orestano e Pertini, il Conservatorio di Musica Alessandro Scarlatti di Palermo e con il contributo di importanti professionisti dello scenario teatrale e musicale palermitano, come Antonio Pandolfo e Antonio Zarcone, il video promuove una Brancaccio capace di produrre cultura e non solo criminalità, come sostiene da sempre il presidente dell’Associazione Pippo Sicari.

“L’associazione, già beneficiaria di riconoscimenti non solo sindacali, come Ambasciatori di Palermo Capitale della Cultura 2018, è nel novero degli enti promotori di legalità riconosciuta anche dal Ministero dell’Istruzione – racconta il presidente – La tenacia dei numerosi volontari, che negli anni hanno costituito l’essenza dell’associazione, si scontra oggi con la palude burocratica che rischia di lasciare senza una sede questo gruppo di persone appassionate e desiderose di promuovere bellezza e solidarietà. L’occupazione dei locali di via San Ciro, concessi dall’amministrazione comunale di Palermo, con regolare assegnazione, viene messa a rischio da farraginose prassi burocratiche”.

“Oggi gli associati chiedono a gran voce all’amministrazione di non disperdere il lavoro svolto in tutti questi anni – prosegue – decretando la fine di un’organizzazione che senza questi spazi faticherebbe a portare avanti le proprie attività. La sede, ripetutamente colpita da allagamenti causa terze parti, è stata rimessa autonomamente nelle migliori condizioni strutturali possibili per continuare ad accogliere bambine, bambini, giovani e famiglie che credono nel messaggio di don Pino “E se ognuno fa qualcosa, tutto cambierà”. Oggi chiediamo pubblicamente, a chi ne ha le responsabilità e le competenze, di fare qualcosa affinché possiamo continuare a sognare un cambiamento positivo per questo territorio così promettente e carico di speranza per un futuro migliore da consegnare alle giovani generazioni”.

 

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