Sicilia: buone notizie per i lavoratori metalmeccanici

Buone notizie per gli oltre 25.000 lavoratori metalmeccanici siciliani che nella busta paga di gennaio troveranno l’aumento definito a livello nazionale lo scorso 21 dicembre da Fim, Fiom e Uilm e dalle rappresentanze datoriali di Confartigianato, CNA, Casartigiani e Claai.

“Un accordo – sottolineano Piero Nicastro, segretario generale della Fim Cisl Sicilia e Giuseppe Crisafulli, segretario generale della Fim Cisl Messina – che dimostra come la contrattazione possa portare risposte veloci e adeguate anche rispetto alle retribuzioni, soprattutto in una fase inflattiva particolarmente penalizzante per il potere d’acquisto dei lavoratori”.

“In Sicilia, questo primo passo del rinnovo del CCNL artigiani area meccanica – concludono Nicastro e Crisafulli – consente di valorizzare meglio il lavoro in questo settore che ritniamo fondamentale per far emergere le importanti realtà e le esigenze dei lavoratori che accogliamo ogni giorno nelle nostre sedi territoriali e con i quali condivideremo ancora i risultati della trattativa in corso”.

Nel messinese il tema assume una rilevanza strategica considerando le battaglie sindacali promosse proprio dalla Cisl per il recupero delle aree dismesse. “Il rinnovo del contratto è importante perché sostiene un tessuto produttivo fondamentale soprattutto per il nostro territorio – afferma il segreteario generale della Cisl di Messina, Antonino Alibrandi – dove le aree artigianali necessitano di un recupero ed una valorizzazione per dare ulteriore supporto all’intero settore. Rimettere in piedi il sistema delle aree Asi, mettendo in condizione le aziende di insediare attività produttive, può essere la chiave di volta per dare maggiore forza all’intero settore”.

L’aumento è di 96 euro al quarto livello, pari ad un percentuale media del 6.6% per tutti i livelli salariali, e sarà riconosciuto a più di 500.000 lavoratori impiegati nel Paese nel settore dell’artigianato dell’area meccanica. La prima tranche è di 50 euro, dal 1° dicembre 2023, la seconda 46 euro dal 1° aprile 2024.

“La quota – aggiungono i sindacalisti della Fim Cisl – rappresenta un anticipo degli aumenti dei minimi retributivi che si andrà a determinare nel proseguo della trattativa per la vigenza contrattuale 2023-26 del Ccnl Artigiani Area Meccanica, che comprende i settori della meccanica-installazione impianti, degli odontotecnici, degli orafi-argentieri e del restauro artistico beni culturali, ed è calcolata sull’indice Ipca del 2023”.

Prosegue, comunque, la trattativa per il rinnovo dell’intero contrattato nazionale, soprattutto per i temi legati alla conciliazione vita lavoro – orario lavoro, alla formazione professionale, alla salute e sicurezza e soprattutto proporremo di affrontare la discussione per la definizione delle condizioni per la costituzione di un Fondo di Previdenza Complementare di categoria.

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