Agrigento: processo “Girgenti acque”, Federconsumatori si costituirà parte civile

Oggi si è svolta la prima udienza del processo scaturito dall’inchiesta “Waterloo” e, nonostante il rinvio per motivi procedurali, Federconsumatori Agrigento ha preannunciato in udienza la costituzione di parte civile sulla scorta delle ampie previsioni statutarie a tutela dei diritti fondamentali dei consumatori.

Le ben note attività poste in essere in veste di controparte ed interlocutore di Girgenti Acque, sin dai primi anni della sua costituzione, nonché le numerose azioni di tutela della collettività e dei singoli cittadini della provincia hanno consentito la presentazione dell’istanza alla prima udienza utile del procedimento.

La costituzione di parte civile è un importante risultato per la Federconsumatori agrigentina, preannunciata all’indomani della notizia sugli arresti conseguenti all’inchiesta Waterloo e resa possibile grazie al lavoro di ricerca certosina di tutta la documentazione attestante azioni ed iniziative, articolate nel tempo, in favore di utenti e consumatori della provincia.

L’intervento in questo specifico processo penale non solo è un atto dovuto, volto a tutelare gli interessi dei propri assistiti e che conferma la credibilità e professionalità dell’associazione di consumatori, ma anche fortemente voluto dai presidenti, regionale e provinciale, nonché dai volontari che operano presso le sue cinque sedi, tutti concordi nell’affidare l’incarico ad uno di essi, l’avv. Andrea Carnabuci.

“Il processo Waterloo si prevede lungo e complesso – commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – e la costituzione della nostra associazione come parte civile è praticamente un atto dovuto: da sempre mettiamo in luce che la gestione delle acque nell’agrigentino ha moltissime zone d’ombra sulle quale è fondamentale far luce. Per questo, come parte civile, potremo essere chiamati a riferire fatti rilevanti per l’accertamento della verità e, chiaramente, lo faremo fino in fondo perché Federconsumatori ad Agrigento e provincia da anni si batte per una gestione trasparente del Servizio Idrico Integrato. Tra i 99 testimoni chiamati a deporre – conclude La Rosa – ci sono persino alcuni agenti segreti, segno che di trasparenza nella vicenda Girgenti Acque ce n’è stata ben poca”.

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