Siracusa: duro colpo per la scuola che perde 11 autonomie

“È un duro colpo per la provincia di Siracusa perdere ben 11 autonomie scolastiche, addirittura una in più di quelle previste. Un taglio che determinerà la perdita di parecchi posti di lavoro tra il personale scolastico”. Lo dice Gianni La Rosa, segretario della Flc Cgil di Siracusa, commentando l’esito della conferenza regionale sul dimensionamento scolastico.

“Analizzando le proposte dell’assessore si evidenziano forti criticità – spiega – non si capisce il motivo della soppressione dell’istituto Archimede di Siracusa, che ha più di 700 alunni, o ancora l’accorpamento dell’intero istituto Chindemi al comprensivo Wojtyla, scuole che hanno indirizzi musicali in comune e che probabilmente perderanno un docente di strumento musicale. Sarebbe stato più razionale lasciare autonomo l‘istituto Chindemi. Così come pare del tutto errata la soppressione del 1° circolo didattico di Avola e il conseguente accorpamento con la scuola Capuana sempre di Avola. Così facendo si creerebbe un mega istituto con quasi 2000 alunni.

“Non si è affatto operato bene – continua La Rosa – nemmeno con i dimensionamenti fatti nei comuni di Pachino e Floridia. Infatti, il dimensionamento in tali comuni creerà dei cosiddetti ‘condomini’, ovvero locali in comune tra più scuole. È il caso del plesso di via Tafuri del Brancati di Pachino, dove ci saranno aule dell’istituto Pellico ed aule del Verga. Così come il plesso di via Colombo del Volta che sarà in comune tra gli istituti De Amicis e Quasimodo. All’istituto Volta di Floridia, tra l’altro, poteva essere concessa una deroga e posticipare la valutazione al prossimo anno. Spiace anche per la scomparsa di due istituti superiori come l’Insolera di Siracusa ed il Moncada di Lentini, si poteva ottenere una deroga per consentire a queste scuole di rilanciarsi come numero di iscritti”.

“Ridurre il numero di scuole nei comuni di Noto, Augusta e Lentini – aggiunge – ci sembra un azzardo, considerando l’estensione territoriale ed il numero di abitanti. Bene la scelta di non toccare i comuni montani, già fortemente penalizzati da scelte politiche sbagliate, vedi sanità e servizi. Come da condividere anche il mantenimento dell’autonomia degli istituti superiori Calleri e Bartolo di Pachino e la scelta di non cedere i plessi di città giardino dell‘istituto Brancati di Belvedere alla scuola di Melilli, ribaltando le proposte della consulta provinciale”.

“Quindi, fermo restando che bisognava ottemperare a quanto previsto nel decreto sul dimensionamento – prosegue La Rosa – si potevano operare scelte migliori e fare una vera razionalizzazione della rete scolastica siracusana. Ribadisco inoltre la nostra profonda delusione in merito al fatto che il sindacato è rimasto fuori dai tavoli decisionali, se non per una mera informativa a cose già fatte. Sarebbe stato più opportuno un confronto, noi giriamo le scuole siamo tra i lavoratori, tra i dirigenti e quindi chi meglio di noi avrebbe potuto dare un proficuo contributo ai tavoli? Speriamo che le proposte vengano analizzate meglio e se per forza dimensionamento deve essere almeno fatto con scelte mirate e lungimiranti. Soprattutto per ridurre il numero delle istituzioni scolastiche da dimensionare a Siracusa”.

“Ovviamente come Flc Cgil – conclude – siamo assolutamente contrari a questo piano di dimensionamento e nutriamo ancora la speranza che si possa fermare tutto e far permanere lo status quo. Le scuole non sono solo numeri, dietro ad ogni realtà c’è il lavoro ed il sacrificio di docenti, dirigenti, personale ata e nessuno dovrebbe permettersi di decidere dall’alto le sorti della scuola italiana senza neanche conoscerla a fondo”.

 

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