Ragusa: la provincia Iblea protagonista al congresso dei critici letterari in Romania

Quest’anno è stata la città romena di Târgu Neamț, ad ospitare, dal 7 al 10 settembre, il congresso dell’associazione internazionale dei critici letterari, presieduta da Neria De Giovanni. In Romania si sono riuniti studiosi provenienti da: Albania, Georgia, Italia, Moldavia, Romania, Spagna e Stati Uniti d’America. Tutti si sono confrontati sul tema: “favola, storia, novelletta allegra, proverbio: fondi basilari per la creazione letteraria”.

Al congresso erano presenti due rappresentanti istituzionali della provincia di Ragusa: il segretario generale del comune di Modica, Giampiero Bella, che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Maria Monisteri e l’assessore alle politiche per l’immigrazione e pari opportunità del comune di Ispica, Iuliana Schuller, di origini romene, che ha portato i saluti del sindaco Innocenzo Leontini e del presidente del consiglio comunale Titti Genovese. Presenti anche le massime autorità locali e provinciali di Târgu Neamț – il sindaco, il presidente della provincia e il Prefetto – che Neria De Giovanni ha ringraziato nel suo intervento. A fare gli onori di casa sono stati Stefan Damian, vicepresidente dell’associazione internazionale dei critici letterari, e Tudorel Radu, nel doppio ruolo di relatori e rappresentanti del Paese ospitante.

Tra i relatori – Neria De Giovanni, Franco Idone, Antonella Pagano, Silvano Trevisani, Stefan Damian, Cristian Livescu, Tudorel Radu, Lucian Strochi, Angel Basanta, Francisco Morales Lomas, Andrea Guiati, – i cui interventi sono stati pubblicati nel volume degli Atti del congresso, anche Lucia Trombatore, docente e scrittrice pozzallese e Corrado Monaca, imprenditore e operatore culturale ispicese.

In particolare, Lucia Trombatore ha tenuto una relazione dal titolo “L’archetipo di Kore nel cunto siciliano di Betta Pilusa”, un’analisi sia letteraria che antropologica del racconto “Spera di Suli-Betta Pilusa” pubblicato da Giuseppe Pitrè nella sua raccolta di “Fiabe, novelle e racconti popolari siciliani (1875 ). La storia di “Betta Pilusa” è un esempio di narrazione siciliana che affonda le sue radici nell’archetipo di Kore, una figura mitica associata alla metamorfosi. Il racconto di “Betta Pilusa” esplora temi come il passaggio dalla fanciullezza all’età adulta, il ruolo femminile e altre dinamiche familiari complesse.

Corrado Monaca ha parlato degli “Aforismi come embrioni fecondi di letteratura”, soffermandosi sulla figura di Peppino Burgio da Monterosso Almo. Autodidatta, pastore, operaio, imprenditore edile, politico, scrittore e aforista, Burgio ha scritto un volume di aforismi in dialetto siciliano (un secondo è in corso di stampa). Questi aforismi condensano la saggezza di chi conosce uomini e cose, la filosofia di vita propria del Sud-Est della Sicilia in frasi dense di significato e d’ironia. Monaca, nel suo intervento, ha ribadito che la letteratura rappresenta un importante indicatore, da inserire nei piani di sviluppo locale dei singoli territori, al fine di rafforzare la crescita economica delle comunità in sinergia con la coesione sociale, utilizzando le aree Unesco.

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