Palermo: violenza di genere, l’azione degli Ersu di Messina, Palermo ed Enna

Mercoledì 13 settembre 2023, alle ore 10, presso la sala Bataclàn della residenza universitaria San Saverio (Via G.Di Cristina 7, a Palermo), avverrà la sottoscrizione del protocollo d’Intesa per il contrasto ai fenomeni di violenza di genere e per le pari opportunità delle lavoratrici e dei lavoratori in servizio presso gli ERSU di Palermo, Messina ed Enna.

A sottoscrivere il documento contro la violenza di genere saranno: Dolores Dessì, presidente del CUG degli ERSU di Enna, di Messina e di Palermo; Francesco Scoma, vice-presidente del CUG della Regione Siciliana; Michele D’Amico, presidente ERSU Palermo; Giovanna Cuttitta, presidente ERSU Messina; Francesco Corsaro, presidente ERSU Enna; Ernesto Bruno, direttore ERSU Palermo; Santi Trovato, direttore ERSU Messina; Filippo Fiammetta, direttore ERSU Enna.

Intento dei tre ERSU è di adottare azioni condivise per recepire e fare emergere le segnalazioni di violenza di genere, garantire pari opportunità fra uomo e donna, prevenire fenomeni di mobbing e di qualsiasi forma di discriminazione e/o di violenza psichica per le lavoratrici e i lavoratori e garantire la sicurezza sul posto di lavoro.

Tra le misure che verranno adottate dagli ERSU: produzione di materiale informativo da divulgare al personale; iniziative formative per i dipendenti sul riconoscimento delle discriminazioni e le varie forme di violenza di genere; creazione di casella di posta elettronica dedicata al ricevimento di segnalazioni; nomina della/del Consigliera/e fiducia; monitoraggio sulle situazioni di violenza/molestie; numero telefonico dedicato.

In particolare, il CUG si impegna anche a fornire immediate informazioni alle vittime che dovessero rivolgersi al Comitato, dando indicazioni sui centri antiviolenza di prossimità, per favorire l’incontro tra la vittima e i soggetti che possono tutelarla.

Attualmente aderiscono alla Rete dei Comitati unici di garanzia più di trecento pubbliche amministrazioni. I CUG sono organismi previsti dalla legge 183, del 2010, che dispone che le Amministrazioni pubbliche garantiscano “parità e pari opportunità tra uomini e donne e l’assenza di ogni forma di discriminazione, diretta e indiretta relativa al genere, all’età, all’orientamento sessuale, alla razza, all’origine etnica, alla disabilità, alla religione o alla lingua, nell’accesso al lavoro, nel trattamento e nelle condizioni di lavoro, nella formazione professionale, nelle promozioni e nella sicurezza sul lavoro”, nonché un ambiente di lavoro improntato al benessere organizzativo e l’impegno a rilevare, contrastare ed eliminare ogni forma di violenza (anche morale o psicologica) al proprio interno.

 

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