Paternò (Ct): il duo Improprium in concerto

Dopo la presentazione in prima nazionale a Catania di “Incontro”, l’EP di esordio del Duo Improprium, ecco un concerto del nuovo ed innovativo ensemble composto da Domenico Testaì, flautista impegnato in numerose formazioni di grande prestigio e con collaborazioni di alto profilo, e Maurizio Burzillà, fisarmonicista di rimarcato talento e poliedricità molto apprezzato anche all’estero.

L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale Anfiteatro della Presidente M° Rosamaria Terranova e del Direttore Artistico M° Mario Spinnicchia, avrà luogo sabato 20 maggio 2023 alle 20 nella storica Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria in Piazza della Concordia a Paternò.

In programma, tanto composizioni tratte dal disco di esordio quanto brani di autori noti ed apprezzati dal grande pubblico.

Incontro nasce dal connubio di due musicisti, Domenico Testai e Maurizio Burzillà, provenienti da esperienze musicali diverse, una ricerca su campo che coglie l’essenza di vari idiomi, dal popolare, al genere colto, al jazz.

Due strumenti che, per motivi acustici possono sembrare contrastanti, si incontrano nei brani scritti e trascritti per questo ensemble raro da trovare nelle sale da concerto e nei concerti open.

Inoltre i due musicisti, uniti da grande amicizia e stima reciproca, hanno conoscenze di generi diversi tra loro ma incontrandosi riescono ad ottenere un risultato originale, connubio tra l’eleganza tematica del flauto e la completezza ritmico-armonica della fisarmonica.

Il progetto è costituito da composizioni originali del M° Burzillà nate per il duo, con l’intento di consolidare un repertorio cameristico finora quasi inesistente per questa formazione, ma che non disdegna i grandi del xx secolo, da Astor Piazzolla a Carlos Jobim.

 

Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, Paternò. L’edificio venne edificato tra il 1725 e il 1730 in sostituzione di un più antico edificio, risalente alla metà del XVI secolo, ma danneggiato dal terremoto del 1693, che era stato sede dell’omonima confraternita sin dalla sua costituzione nel 1574. La nuova costruzione fu realizzata grazie alle somme donate dal sacerdote Giacinto Giglio, governatore pro tempore della confraternita e la nuova sede venne consacrata il 6 ottobre del 1730.

Intorno alla metà del Settecento furono realizzati la facciata e il campanile. Tra il 1774 e il 1792 furono realizzati gli altari in marmo, mentre il pavimento in intarsi marmorei fu realizzato tra il 1803 e il 1804.

L’edificio subì cospicui danneggiamenti dai bombardamenti inglesi dell’estate del 1943. Riparata negli anni seguenti all’evento bellico, la chiesa venne nuovamente danneggiata dai terremoti del 1990 e del 2002. In seguito ai lavori di restauro, finanziati dal dipartimento regionale per la protezione civile, è stata riaperta al culto il 10 maggio 2011.

La chiesa accoglie anche il culto dei santi Alfio, Filadelfo e Cirino, che vi è documentato dal 1632.

Domenico Testaì compie i suoi studi presso l’istituto musicale di alta formazione musicale “V. Bellini” di Catania dove, successivamente, frequenta il biennio specialistico indirizzo interpretativo-compositivo.

Si forma con flautisti di fama internazionale come S. Vella, D. Formisano, P. Taballione, M. Caroli e S. Careddu e arricchisce la sua formazione seguendo corsi di direzione, arrangiamento, propedeutica e musica da camera con artisti del calibro di A. Bolgiagli, Cericola, l. Fermanelli, G. Puddu, A. Manuli, G. Adorno e R. Filippini. Come orchestrale ha collaborato con vari direttori tra i quali P. Bermann, G. Fratta, J. Meena, G. Marcianò, D. Crescenzi, A. Cedrone.

Le sue collaborazioni spaziano dal classico al pop con artisti di fama mondiale come M. Argheric, D. Renzetti, D. Rivera, D. Petralia, M. Giordano, S. Vaglica, Il Volo e John Legend.

Oltre alle diverse partecipazioni a incisioni discografiche, ha prodotto con il duo Opus Ludere “El tango”, composizioni dedicate al tango di autori contemporanei italiano, tra i quali: A. Amici, J. Schittino, R. Dimarino, F. Santucci, riscuotendo un discreto successo presso Radio Classica” e la BBC. Attualmente è docente di ruolo di flauto traverso la scuola secondaria di primo grado, presso l’Accademia Pianistica Siciliana” di Giardini Naxos e la “Lennon School” di Belpasso.

Maurizio Burzillà si avvicina allo strumento all’età di sei anni, si perfeziona successivamente presso l’“Accademia di Ancona” sotto la guida del Maestro Orfeo Burattini, con il quale intraprende una intensa attività concertistica e consolida il proprio percorso formativo presso il conservatorio “V. Bellini” di Catania.

Artista poliedrico, si muove tra i confini della musica contemporanea, classica, dal popolare al Jazz. La sua attività di musicista lo porta ad importanti collaborazioni all’estero con musicisti quali Stephen Schlaks e Thomas Kirker con cui effettuerà tournée in Germania, USA, Montecarlo e in Spagna. Esplora i territori della musica rioplatense e i suoi diversi stili musicali, dal tango argentino tradizionale, al “tango nuevo” di A. Piazzolla, suonando in diverse formazioni tra cui : “Quintetto Milonga” e “Astor Trio” , sia nelle vesti di esecutore, che arrangiatore. Compone le musiche del lavoro teatrale di Beatrice Monroe “Indice dei nomi proibiti”; diverse inoltre le collaborazioni teatrali con registi come Armando Pogliese e Tony Cucchiara.

All’attività concertistica e di ricerca, affianca anche quella didattica dando vita al Centro Fisarmonicistico Siciliano, scuola specializzata all’insegnamento di questo moderno strumento. Tale attività si consolida nella fisorchestra dallo stesso fondata e diretta, protagonista, dagli anni 90, di tournée in Italia e in Europa.

 

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