Palermo: al teatro Santa Cecilia il debutto di Paolini con “Sani-teatro tra parentesi”

Arriva al teatro Santa Cecilia di Palermo Marco Paolini che debutta con lo spettacolo “Sani – teatro tra parentesi”. Appuntamento con il maestro indiscusso del teatro politico contemporaneo, giovedì 9 febbraio alle 21.00 allo storico teatro palermitano.

Drammaturgo, regista, attore e conduttore televisivo, capostipite dei narratori, Paolini sarà in scena con un testo che affronta temi urgenti, come quello della salvaguardia dell’ambiente e scomodi come quello dell’accoglienza, intrecciando canzoni e racconti autobiografici con la narrazione di periodi storici che hanno cambiato la storia dell’umanità.

Sani è parola che canta, concerto, ballata popolare che in un dialogo stretto alterna storie e canzoni. Così in Sani, ogni storia e ogni canzone racconta qualcosa, alcuni temi si intrecciano, ma la trama resta leggera come deve essere in un concerto. Il filo conduttore è autobiografico, nelle sue storie Paolini racconta momenti di crisi piccoli e grandi, personali e collettivi che hanno cambiato il corso delle cose. Le crisi raccontate come occasioni, a volte prese al volo, altre volte incomprese e sprecate.

Si parte dai temi di fondo della crisi climatica e della transizione ecologica. Si parte e si finisce con due storie già narrate ne “La fabbrica del mondo”, il progetto di Marco Paolini e Telmo Pievani trasmesso da Rai3 a gennaio 2022. Si parte dal racconto sul peso del benessere (l’artificiale) in rapporto al peso della biomassa (il naturale). Sulla scena un enorme castello di carte mostra la fragilità dell’equilibrio di ogni sistema ecologico, naturale o artificiale, ma la prosa del racconto televisivo a teatro si fa ballata, permette salti e capriole.

Paolini racconta le tragicomiche conseguenze del suo primo e unico incontro con Carmelo bene nel 1983 che ha cambiato la sua direzione teatrale e subito dopo la contemporanea crisi della guerra fredda che ebbe come protagonista Stanislav Petrov.

In rapida successione, passando attraverso memorie più lontane, si arriva alla crisi, al lockdown del 2000. Il racconto iniziale e quello finale, Cattedrale, sono coerenti con il pensiero guida de “La fabbrica del mondo”. Non basta avere consapevolezza, in una crisi servono coraggio e immaginazione, perché tornare a prima non si può, desiderarlo è umano ma non è utile, né pratico. Sani è un’espressione usata per dare il saluto ai piedi delle Alpi, nella valle del Piave. Viene da Salus, riassume il senso del teatro per questo tempo, un teatro che mette insieme creando ponti.

Sani è un abbraccio, un augurio, un invito a provarci, un tonico contro la solitudine in forma di ballata popolare. Il punto esclamativo esprime la fiducia nella risposta al saluto degli spettatori. Guadagnarsi quella fiducia, trasmetterla, è la sfida di questo teatro fra parentesi. “Ma qual è il messaggio, scusi? Sani! State sani, ci servite sani, cittadini…”

Lo spettacolo sarà replicato venerdì 10 febbraio alle 20.30 al teatro Garibaldi di Enna. Lo spettacolo è di e con Marco Paolini, con musiche originali composte da Saba Anglana e Lorenzo Monguzzi, eseguite con chitarra e voce da Lorenzo Monguzzi, luci a cura di Michele Mescalchin, fonico Piero Chinello, direzione tecnica di Marco Busetto, produzione di Michela Signori, Jolefilm.

È possibile acquistare online i biglietti collegandosi al sito www.bluetickets.it o tramite i due punti di prevendita, uno presso il real teatro Santa Cecilia, da martedì al sabato a partire dalle 09.30 fino alle 12.30; ed un altro presso Santa Maria dello Spasimo dal lunedì al venerdì a partire dalle 15.30 alle 19.30.

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