Cefalù (Pa): all’Osterio Magno le mostre dei maestri Fiorenza e Forte

Un luogo d’eccezione per due mostre d’eccezione. Fino all’8 gennaio 2023 l’Osterio Magno di Cefalù ospita le mostre “RossoCorallo – I Presepi e l’Arte Sacra di Platimiro Fiorenza”, del maestro Platimiro Fiorenza, e “Dipinti Sacri” del maestro Giuseppe Forte.

Un modo diverso di festeggiare il Natale all’insegna del bello e dell’arte. Le mostre sono inserite nell’ambito della manifestazione “La via dei Presepi”, organizzata dalla Proloco della cittadina normanna in collaborazione con la Diocesi di Cefalù e la Cooperativa Sociale Il Segno.

Le opere del maestro Platimiro Fiorenza, definito l’“ultimo corallaio” ed inserito nel Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia nell’elenco dei Tesori Umani Viventi tutelati dall’UNESCO, creano un suggestivo percorso nella bellezza dell’arte presepiale. La mostra “RossoCorallo –I Presepi e l’Arte Sacra di Platimiro Fiorenza” è giunta alla sua V Edizione, dopo l’esposizione a Trapani, Milano, Monreale e Catania.

Le opere del cefaludese Giuseppe Forte spingono il visitatore a riflettere sul tema affascinante della natività, della maternità, evento ricco di significati, e sul mistero dell’Incarnazione. Le mostre saranno visitabili presso l’Osterio Magno di Cefalù tutti i giorni fino all’8 gennaio 2023 dalle 16 alle 20. Maggiori informazioni e modalità di visita sul sito duomocefalu.it.

Il maestro Platimiro Fiorenza nel corso della sua attività artistica ha creato svariati oggetti d’arte sacra su commissione, tra i più importanti abbiamo la Madonna di Trapani e l’Acquasantiera entrambi in corallo, metalli e pietre preziose realizzati per Papa Giovanni Paolo II, ha realizzato anche importanti opere per la Cattedrale di Monreale, tra i quali un prezioso calice di 33 cm anch’esso in oro, corallo e pietre preziose e un’acquasantiera in argento e corallo realizzata per Papa Francesco.

Il maestro è fra i più rinomati Maestri che attualmente tengono viva a livello internazionale la secolare tradizione, egli è una nostra eccellenza e patrimonio siciliano, il cui valore è stato riconosciuto persino dall’unione europea, infatti il maestro è stato inserito nel R.E.I. (Registro delle Eredità Immateriali), in quanto detentore di un sapere che il tempo e il progresso hanno rischiato di cancellare per sempre. Nelle sue opere tradizione e innovazione si perdono in un unicum di impareggiabile bellezza, l’inventiva si coniuga sempre, in queste opere, con la fedeltà alle tecniche tradizionali. L’artista ha, inoltre, eseguito importanti lavori di restauro per i più famosi antiquari al mondo, dislocati tra Palermo, Roma, Firenze, Londra, New York. Ha dato, ancora, il proprio originale contributo alla celebre manifestazione dei Misteri di Trapani restaurando importanti gruppi scultorei e realizzando pregiate opere in oro e argento. In questi anni ha tenuto conferenze e lezioni presso Università, Istituti d’Arte e Corsi Regionali e la sua bottega ha ospitato giovani appassionati che hanno aperto in tutta Italia le proprie attività legate alla lavorazione del corallo. Le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni come quella del Museo Diocesano di Monreale o dei Musei Vaticani a Roma.

Giuseppe Forte, nato a Cefalù nel 1947, ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte di Cefalù, diplomandosi nel 1962, e l’ Accademia di Belle Arti di Palermo, ove ha conseguito il diploma in decorazione pittorica nel 1966.

Suoi docenti dell’Accademia, ancora oggi ricordati con grande stima, sono stati i proff. Gino Morici, Pippo Spinoccia, Totò Bonanno, Michele Dixtidomino, Giovanni Rosone, Giuseppe Gambino e Ubaldo Mirabelli.

Ha insegnato dal 1966 al 2002 educazione artistica, disegno tecnico, discipline pittoriche e figura disegnata presso la Scuola Media “P. E. Giudici”” di Gela, la Scuola Media “L. Capuana” e l’Istituto Tecnico Agrario di Caltanissetta, le Scuole Medie di San Mauro Castelverde e Termini Imerese, l’Istituto Statale d’Arte di Cefalù, l’Istituto Tecnico per Geometri di Cefalù per 25 anni e il Liceo Artistico “E. Catalano” di Palermo. Dal 1963 ha partecipato a numerose mostre collettive conseguendo significativi premi e segnalazioni.

Ha allestito mostre personali in molte città come Roma, Milano, Cremona, Ferrara, Roseto Degli Abruzzi, Comacchio, Penne, Pescara, Arezzo, Palermo, Caltanissetta, Enna, Gela, Comiso, Pachino, Termini Imerese, Cefalù, Castelbuono, Tortorici, Lugano, Sciara, Collesano, Lascari, Vicari, Gratteri, Campofelice, Caccamo, ecc. È stato il primo artista a realizzare 40 chine con vedute di tutti i paesi delle Madonie allestendo una mostra personale nel 1981, patrocinata dal Comune di Cefalù, con recensioni a cura dei Proff. Francesco Carbone, Giovanni Cappuzzo, Domenico Portera, Paolo lovino, Gemma Salvo Barcellona e Amedeo Tullio.

Nel 1970 è stato l’ideatore e socio fondatore, insieme al professore Michele Cutaia, Franco D’Anna, Giovanni Di Nicola e altri artisti, del Centro d’Arte Il Vaglio di Cefalù (inaugurato dal Critico d’Arte Francesco Carbone) attivo quasi un ventennio. È stato l’ideatore e l’organizzatore, nel 1982, della 1° mostra d’arte lungo tutta la Via Mandralisca in Cefalù. Ha donato, nel 2014, alla Parrocchia “Spirito Santo” di Cefalù – Parroco Don Giuseppe Licciardi – quindici fondi di botte raffiguranti la Via Crucis esposti in chiesa da gennaio 2018. Ha realizzato copertine e illustrazioni per riviste, libri di poesie e di racconti.  Ha scritto articoli e recensito artisti. La sua attività è documentata da riviste specializzate, cataloghi nazionali d’arte moderna, enciclopedie, libri d’arte, quotidiani e periodici. Numerosi i critici e gli estimatori che si sono occupati del suo lavoro.

In diverse occasione la Rai, il Gazzettino di Sicilia, le televisioni e le radio private e i siti telematici, si sono interessati alla sua attività pittorica e grafica (RAI UNO – RAI DUE – Teleradio del Mediterraneo – Telegiornale di Sicilia – Radio Cefalù Sud – Radio Cammarata – Cefalù RadioMadonie – CefaluNewes – L’altra Cefalù – Quale Cefalù – Madonielive – La Voce Web – Cefalù Sport – Murialdo Sicilia – Palermomania – ecc.). Le sue opere si trovano in diversi comuni, istituti religiosi, sedi sindacali, chiese, collezioni pubbliche e private sia in Italia che all’estero.

 

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