Bronte (Ct): verso il risparmio energetico con la sostituzione delle lampade

Bronte, centro alle falde dell’Etna, punta al risparmio energetico e sostituisce 2.700 lampade della pubblica illuminazione. L’obiettivo è un risparmio del 70% dei costi. In gergo questa sostituzione di lampade si chiama “relamping dell’impianto di pubblica illuminazione”.

Si tratta di lampade alogene a 240 Watt che saranno sostituite con luci a led di 80 watt di ultima generazione che garantiscono durata decennale ed anche una illuminazione maggiore.

Nell’ufficio del dirigente del settore lavori pubblici del comune, l’ingegnere Salvatore Caudullo, alla presenza anche dei capi area Teresa Sapia e Francesca Castiglione, è stato firmato il contratto con l’impresa che si è aggiudicata l’appalto.

Presente alla firma anche il sindaco di Bronte, Pino Firrarello che spiega: “l’aumento dei costi di energia elettrica rischia di compromettere il bilancio di ogni comune. Bisogna quindi intervenire con efficacia per mitigare l’ammontare delle bollette. Prima cosa da fare è sostituire le vecchie lampade con modelli che consumano meno: ne guadagneranno le casse del comune, ne guadagnerà l’ambiente”. Il comune, a seguito di un finanziamento europeo ottenuto dall’assessorato regionale all’energia, ha pubblicato una gara d’appalto che si è conclusa oggi.

“Con questi lavori – ha continuato l’ingegnere Caudullo – sostituiremo circa 300 pali dell’illuminazione pubblica ormai corrosi insieme ai quadri elettrici che saranno dotati di impianto di telecontrollo attraverso un software. Questo – conclude – ci consentirà di gestire il funzionamento delle lampade da remoto, conservare dei dati, ottenere la notifica di eventuali guasti in tempo reale e regolare anche l’intensità luminosa in funzione delle reali esigenze”.

La società che si è aggiudicata l’appalto è pronta ad iniziare il lavoro. Stipulato il contratto già lunedì l’impresa farà un sopralluogo. Ci vorrà circa un mesetto per acquisire i corpi illuminati, ma da gennaio 2023 si procederà con gli interventi. Da contratto, i lavori non dovranno durare più di 7 mesi.  Si spera così che da agosto in poi il comune possa vedere con i propri occhi un concreto risparmio in bolletta.

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