Chiaramonte Gulfi (Rg): nasce “cuscussina”, l’arancino dell’integrazione

Nasce a Chiaramonte Gulfi, nel ragusano, l’arancino dell’integrazione “Cuscussina” all’istituto alberghiero Principi Grimaldi di Modica nei laboratori di cucina. Sarà una mattinata all’insegna dell’integrazione e dell’interculturalità promossa dalla cooperativa sociale onlus Nostra signora di Gulfi che, tra i tanti obiettivi, ha quello di promuovere attività di forte impatto sociale.

Angela Dipasquale, responsabile della formazione dei minori stranieri Siproimi e il professore Giovanni Brullo, docente di tecnica e pratica di cucina, hanno deciso di dedicare l’attività gastronomica alla preparazione del cous cous, definito da qualche anno “il piatto della pace” perché capace di unire, per storia e tradizioni, tutti i popoli che si affacciano sul Mediterraneo.

Presenti tra i fornelli anche Giulia Barca, assistente sociale dei minori ospiti della cooperativa, il personale tecnico e i docenti dell’alberghiero che hanno preso parte a una lezione di cucina diversa dal solito, dando vita a un momento che aprirà la strada ad altre collaborazioni future.

Immersi in un’atmosfera di curiosità, sperimentazione e professionalità, invasi dall’odore di spezie e aromi orientali (curcuma, cannella e altri), misti alle erbe nostrane, alcune raccolte direttamente dall’orto della scuola, tra i fumi della cottura al vapore per la semola del cous cous lavorata a mano da tutti i ragazzi e un pentolone con lo spezzatino di agnello e un mix di ortaggi, un po’ per gioco, un po’ per caso, in mezzo a 15 cappelli da cuoco, prende vita Cuscussina, l’arancino di cous cous che stupisce chef e ragazzi.

Al termine della mattinata fatta di preparazioni varie, cotture diverse, spiegazione e miscela sapiente di ingredienti, cenni storici di usanze e origine del piatto, come vuole la tradizione di questi popoli stranieri, ma anche all’insegna dello spirito di accoglienza, si è compiuto il rito dell’Agape, un momento di condivisione tra tutti consumando insieme i piatti preparati. Era presente anche il presidente della cooperativa Nostra signora di Gulfi, Gianvito Distefano.

Tanto clamore e meraviglia ha suscitato l’assaggio dell’arancino di cous cous. “E’ un piatto mai realizzato prima. L’idea dell’arancino è stato quasi un gioco, ma il risultato ha stupito tutti, per primi gli stessi ragazzi e noi docenti – afferma il professore Brullo – al momento rimangono top secret alcuni degli ingredienti, dosi e procedimento”.

“Ci auguriamo che cuscussina diventi il simbolo dell’importanza della contaminazione tra cultura diverse – afferma Gianvito Distefano – e di come sia possibile far convivere, metaforicamente, nello stesso piatto, più tradizioni senza che l’una escluda l’altra. È questo il messaggio che vogliamo lasciare alle generazioni contemporanee e future”.

Una giornata speciale per gli ospiti del Siproimi di Chiaramonte, cinque bengalesi ed un etiope, cuochi per un giorno e per gli studenti dell’istituto alberghiero a cui rimane il piacere di aver conosciuto dei ragazzi speciali.

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