Nebrodi (Me): approfondimento sui musei, prima puntata Naso

Qualche settimana fa abbiamo presentato il parco dei Nebrodi con le sue peculiarità e unicità e lo abbiamo fatto anche parlando con il presidente dell’ente parco che abbiamo incontrato nella sede di Sant’Agata di Militello nel messinese.

Adesso è venuto il momento di fare un approfondimento culturale su alcuni dei musei del territorio nebroideo. I musei, scrigno di storia e tradizioni popolari, sono tutti degni di attenzione. Per iniziare abbiamo scelto tre comuni: Naso, Longi e Ucria con i loro musei, ma ricordiamo che quasi tutti gli altri comuni dei Nebrodi possiedono musei validi e belli.

In ognuno di questi musei ritroveremo storie tessute attraverso diverse arti che solo i musei e i libri di storia sanno custodire. Siamo stati nelle antichissime catacombe di Naso, abbiamo respirato i mestieri delle numerose contrade, siamo entrati dentro al cuore della botanica e della zoologia che appartiene ai Nebrodi, abbiamo scoperto come un piccolissimo Comune come quello di Ucria possiede ben 4 poli museali ricco di tesori da scoprire.

Di seguito a la prima parte dell’approfondimento. Siamo partiti dalla zona orientale del comune di Naso con il museo d’arte Sacra e i suoi tesori raccolti negli anni tra le chiese, le cripte e i conventi del centro nebroideo.

A seguire l’interessante museo di arte e mestieri sempre a Naso, in contrada Cagnanò questa volta. Qui, grazie ad un gruppo di volontari, al presidente Franco Reale, nell’istituto che apparteneva alla scuola della contrada, è stato realizzato un validissimo museo. Numerose, infatti, sono le visite guidate e l’interesse da parte di appassionati e ricercatori.

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