Tortorici (Me): “si faccia una nuova mappatura dei Nebrodi”

Una mappatura che non convince e che lascia esclusi centri realmente periferici e aree depresse e che include comuni costieri che ospitano già tanti servizi. I comuni dei Nebrodi alzano la voce contro la perimetrazione fatta lo scorso aprile dal governo Nazionale del territorio nebroideo, nella quale figurano comuni costieri a scapito di numerosi comuni dell’interno. Il rischio è che l’area, così smembrata, rimanga ancora una volta ai margini dello sviluppo economico. Nei giorni scorsi per discutere del problema il Gal Nebrodi Plus ha chiamato a raccolta a Villa Piccolo gli amministratori dei comuni esclusi che, ricadenti nella macro area del comprensorio dei Nebrodi, non sono stati inseriti tra i comuni che costituisco l’area Interna Nebrodi. Successivamente si è svolta una riunione nell’aula consiliare di Tortorici. A raccolta sono stati chiamati i sindaci dei comuni di Basicò, Montalbano Elicona, San Piero Patti, PIraino, Sinagra, Ucria, Raccuja, Floresta, Santa Domenica Vittoria, Ficarra, Capizzi, Alcara Li Fusi, Galati Mamertino e San Fratello. Tutti i primi cittadini, compreso il sindaco di Tortorici, Carmelo Rizzo Nervo che ha indetto l’incontro, hanno stilato un documento unitario inviato al dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica a Roma, all’Anci Sicilia e alla Regione siciliana. I primi cittadini invitano il dipartimento regionale della programmazione a completare e a migliorare l’approccio della strategia regionale, “prefigurando uno scenario che, in funzione dell’attribuzione delle risorse pubbliche”, ammetta coalizioni anche più ampie (come nel caso dei Nebrodi) con la differenziazione delle percentuali di attribuzione delle risorse diverse per le tipologie di aree (ultraperiferica e periferica) e individuando azioni di sistema i cui benefici possano essere estesi al perimetro più ampio”. Secondo i primi cittadini che si sono incontrati nell’aula consiliare Giovanni Paolo II, la perimetrazione ottimale dovrebbe comprendere i centri di: Novara di Sicilia, Basicò, Tripi, Montalbano Elicona, San Piero Patti, Montagnareale, Librizzi, Piraino, Sinagra, Ucria, Raccuja, Floresta, Cesarò, San Teodoro, Santa Domenica Vittoria, Sant’Angelo di Brolo, Ficarra, Capizzi, Castel di Lucio, Mistretta, Motta d’Affermo, Pettineo, Reitano, Santo Stefano di Camastra, Tusa, Alcara Li Fusi, Caronia, Castell’Umberto, Frazzanò, Galati Mamertino, Longi, Militello Rosmarino, Mirto, Naso, San Fratello, San Marco d’Alunzio, San Salvatore di Fitalia, Sant’Agata di Militello e Tortorici.

Secondo quanto si legge nel documento stilato dai primi cittadini nebroidei, la riperimetrazione dell’area sarebbe necessaria anche per lo sviluppo del territorio nel settore turistico. Negli ultimi dieci anni, infatti, “la crescita del turismo culturale ha accresciuto i flussi di turisti e visitatori nel comprensorio, riequilibrando verso le aree interne una domanda che, in passato, si era rivolta quasi esclusivamente verso le aree costiere e solo durante la stagione estiva”. E i sindaci puntano il dito contro l’inadeguatezza delle strutture ricettive del territorio e sui servizi di accoglienza. Per questo è necessario puntare su un sostegno e una collaborazione reciproca di tutti i centri coinvolti e contare sulla capacita di specializzazione di un territorio singolo che, insieme a tutte le altre peculiarità dei centri vicini, costituisca un’attrattiva importante e non solo dal punto di vista turistico. Si attende ora una risposta dagli organi preposti per comprendere se il territorio nebroideo avrà o meno un’occasione in più di sviluppo.

Maria Chiara Ferraù

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