Francavilla di Sicilia (Me): corruzione al cimitero, arrestato il custode

Il custode del cimitero di Francavilla di Sicilia, centro in provincia di Messina è stato arrestato e altre 16 persone sono state denunciate dalla guardia di finanza di Taormina. Le fiamme gialle hanno individuato un sistema illecito connesso alla vendita e all’ampliamento illegale di loculi e tombe del cimitero comunale.

Le indagini sono durate diversi mesi e hanno permesso di rilevare che il custode del cimitero, Tindaro Scirto, sfruttando la funzione pubblica rivestita e con l’ausilio degli altri indagati, tra cui funzionari comunali, un medico dell’Asp di Messina, operai edili e familiari di alcuni defunti, tenesse una serie di comportamenti illegali.

In più occasioni l’arrestato, dietro pagamento di compensi dai 3.500 ai 5.000 euro, avesse simulato la compravendita di spazi destinati ai defunti, approfittando anche della buona fede degli aventi diritto, facendo loro firmare alcuni documenti che consentivano di disporre dei luoghi di sepoltura a favore degli eredi di altri defunti.  L’arrestato ampliava loculi già esistenti senza autorizzazioni, anche in aree sottoposte a vincoli architettonici.

Inoltre aveva proceduto a spostare dal cimitero monumentale a quello più recente la salma di un defunto per disporre di più spazio a disposizione. In un caso è stato accertato che i resti di un defunto sono stati riposti in una semplice busta di plastica lasciata all’interno della tomba, poi fatta occupare da un altro soggetto. Analoga sorte per le spoglie mortali di altre persone le cui generalità venivano cancellate dalle stele marmoree.

Per mascherare la propria condotta illecita, il custode falsificava i registri cimiteriali e i verbali di estumulazione e tumulazione. I finanzieri hanno constatato come l’uomo sfruttasse la conoscenza del luogo di culto e dei suoi frequentatori per individuare i loculi o le tombe che difficilmente sarebbero state reclamate da eventuali eredi e che il cimitero monumentale venisse considerato più prestigioso della parte nuova.

Implicati nell’indagine anche due funzionari comunali di Francavilla di Sicilia, precedentemente addetti al servizio cimiteriale. Per uno di questi ultimi, con funzioni di vigilanza e controllo sulle operazioni connesse alle sepolture, è stata proposta l’interdizione dai pubblici uffici, insieme al custode finito in manette.

I reati contestati agli indagati vanno da: corruzione ed istigazione alla corruzione, abuso d’ufficio, violazione di sepolcro, vilipendio e sottrazione di cadavere, ricettazione, falso ideologico ed esecuzioni di lavori su area sottoposta a vincolo architettonico in difetto di autorizzazioni.

Maria Chiara Ferraù

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