Patti (Me): “POSPartout”, Valenti e Nicoi non parlano

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Francesco Valenti e Mirian Nicoi, due dei principali indagati nell’operazione condotta dalla polizia di Patti, denominata “POspartout”, su un giro di carte di credito clonate, interrogati oggi dal Gip di Patti. 

Mercoledì scorso, 23 marzo, su disposizione del Gip Ines Rigoli sono finiti in manette Valenti e Nicoi, il palermitano Dario Vitellaro e Giuseppe Cusumano di Alcamo. Ai domiciliari l’imprenditore di Piraino, Basilio Spinella; l’ex carabiniere e oggi ristoratore, Rosario Terribile di Rocca di Caprileone; il romeno Florin Bindileo di Rocca di Caprileone. Altre due persone sono ricercate, mentre per la bancaria Rosa Ciancio è stato disposto l’obbligo di dimora.

L’interrogatorio si è svolto questa mattina al tribunale di Patti alla presenza del giudice per le indagini preliminari, Eugenio Aliquò e del Pm Maria Milia. Valenti è assistito dai legali Decimo Lo Presti del foro di Patti e Antonio Trimboli del foro di Roma, mentre il legale di fiducia di Mirian Nicoi è l’avvocato Fabio Armeli del foro di Patti. Quest’ultimo ha chiesto per il suo assistito gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico e si aspetta il pronunciamento del giudice nei prossimi giorni.

I due indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, ma potrebbero presto esserci degli sviluppi perché i legali di Valenti hanno consegnato agli inquirenti dei documenti che attesterebbero, secondo da quanto filtra, come i rapporti tra gli indagati accusati anche di associazione a delinquere, risultino ormai deteriorati da tempo.

A Palermo sono stati ascoltati gli altri due indagati finiti in carcere ,mentre il prossimo 30 marzo si terranno gli interrogatori degli indagati finiti ai domiciliari.

Maria Chiara Ferraù