Tortorici (Me): sequestro beni a due del clan dei “tortoriciani”

Confisca per 600 mila euro della Dia, Direzione Investigativa Antimafia di Messina a Tortorici. I beni sono riconducibili ad Antonino Carcione e Orlando Galati Giordano, esponenti di spicco del clan dei tortoriciani. Nei confronti di Galati Giordano, la Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di un immobile a Tortorici e di un’edicola in Toscana, più precisamente a Pisa, per un valore di circa 400 mila euro complessivi. Galati Giordano nel 2010 era stato condannato a 20 anni di reclusione dalla Corte d’assise d’appello di Messina per associazione mafiosa, omicidi, ed estorsioni.

Le indagini della Dia che sono sfociate nel sequestro di ieri, hanno evidenziato le differenze tra i beni posseduti da Galati Giordano e i redditi dichiarati al fisco.

Ad Antonino Carcione, invece, sono stati confiscati beni già finiti sotto sequestro a luglio dello scorso anno. Si tratta di 14 appezzamenti di terreno a Carlentini, nel siracusano, tutti in comproprietà con il fratello e la cognata. I terreni sarebbero stati acquistati con denaro ritenuto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. Sigilli anche a diversi rapporti bancari e forme di investimento per un valore che si aggira attorno ai 200 mila euro.

Come Galati Giordano, Carcione è ritenuto membro del clan dei tortoriciani ed è stato coinvolto, con l’accusa di aver favorito la latitanza di alcuni esponenti delle consorterie mafiose nel procedimento penale scaturito dall’operazione denominata Icaro che nel 2003 a novembre aveva portato all’arresto di 87 persone appartenenti all’associazione mafiosa operante nella zona tirrenico nebroidea della provincia di Messina.

Maria Chiara Ferraù

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