Da qualche decennio a questa parte, sui nostri cieli si notano delle scie che apparentemente potrebbero essere scie di condensazione degli aerei. Ma ci sono troppe cose che non tornano. Prima di tutto non corrispondono con il numero degli aerei che si trovano a solcare i cieli in un determinato orario e in una singola zona.
In secondo luogo solitamente le scie di condensazione scompaiono dopo pochi minuti, mentre queste persistono, cambiano forma e spesso creano schemi di “forza 3” o scacchiere infinite, per poi mutare di nuovo forma e diventare spesse coltri innaturali che oscurano il sole rendendo tetre persino le giornate più assolate. Ne abbiamo parlato con il professor Corrado Penna nell’intervista che vi proponiamo in questa nuova puntata di Generazione Metaverso.