Trapani: cantiere di Mammana aderisce al “patto antiracket”

C’è anche il cantiere di Michelangelo Mammana a Trapani ad aver aderito al patto antiracket di Sos impresa-rete per la legalità Sicilia. Oggi è stato firmato l’atto ufficiale del patto con l’imprenditore Mammana e i suoi due figli, Antonio e Giuseppe.

Mammana è da anni socio dell’associazione antiracket e antiusura Sos impresa. Un momento che ha visto anche la partecipazione del vice presidente nazionale dell’associazione, Pippo Scandurra e del responsabile territoriale, Eugenio Di Francesco.

Un’occasione importante per il territorio che vede un imprenditore decidere di apporre, all’ingresso del cantiere, il logo dell’associazione antiracket. Un cantiere importante, quello di mammana, nel quale verrà realizzato un parco eolico. All’evento hanno partecipato i vertici dell’Arma dei carabinieri della provincia di Trapani, guidati dal comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Fabio Bottino; dal capitano della compagnia di Trapani, Marco Ruffini; dal comandante della locale stazione, il maresciallo maggiore Giuseppe Di Prima.

Presente anche tutto il personale del cantiere, ingegneri e operai insieme, per espressa volontà dello stesso Michelangelo Mammana. “Quanto è accaduto oggi – ha affermato nell’intervento di saluto, il presidente vicario Pippo Scandurra – fa comprendere l’importanza della denuncia e della convenienza, così come l’opportunità di lavorare nei territori a rischio con tranquillità e serenità ,avendo dalla propria parte lo Stato, oggi rappresentato in modo particolare dai vertici dell’Arma”.

Motivo di soddisfazione e di confronto costruttivo ha suscitato nei presenti la presenza del colonnello provinciale, Fabio Bottino, volto a prevenire qualsiasi atto dedico al disturbo della vita imprenditoriale. Michelangelo Mammana è un imprenditore che ha avuto il coraggio e la forza di denunciare ed è testimone in uno dei processi di mafia che si sta celebrando nel tribunale di Palermo nell’ambito della grande operazione Alastra.

Ormai, dopo il percorso di legalità e di libertà d’impresa, l’imprenditore ha deciso che in tutti i suoi cantieri sarà posto il logo con la frase “Io sto con lo Stato. Aderisco alla rete per la legalità”. Il patto antiracket impone agli imprenditori di non cedere a nessun tipo di richiesta estorsiva, darne immediata comunicazione alle forze dell’ordine quando si presenta qualsiasi eventuale tentativo di intimidazione, informare le forze dell’ordine su eventuali assunzioni o fornitura di materiale. Questo permette all’imprenditore di avere un rapporto privilegiato con lo Stato, consentendo e garantendo la sicurezza nei luoghi di lavoro, così da rendere l’attività ancora più forte e stabile nel rispetto delle leggi, quindi garantendo trasparenza e libertà d’impresa. Numerosi imprenditori, che hanno scelto la via della denuncia e della libertà, hanno fatto istanza di adesione al patto di legalità che Sos impresa-rete per la legalità Sicilia, a breve presenterà insieme ad altri imprenditori associati.

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