Cultura: tre momenti dedicati ad Aurelio Pes a Segesta, Naxos e Palermo

La Sicilia rende omaggio ad Aurelio Pes, scrittore, drammaturgo e critico musicale scomparso a dicembre del 2020. E lo fa con tre appuntamenti fortemente voluti dall’assessore regionale alla cultura, Alberto Samonà, in collaborazione ai parchi archeologici di Segesta e di Naxos-Taromina. Nei tre eventi sarà raccontato l’uomo, lo studioso e l’intellettuale, da sempre attento al tema del mito nelle sue molteplici forme espressive.

Primo appuntamento a Segesta il 23 agosto dove, nell’ambito del cartellone delle “dionisiache” a cura di Nicasio Anzelmo, andrà in scena “Sette contro Tebe” di Eschilo nell’elaborazione, adattamento e interventi di Aurelio Pes.

Secondo appuntamento al parco archeologico di Naxos il 19 settembre con “Un viaggiatore al limite della bellezza. Ricordando Aurelio Pes”, una tavola rotonda coordinata da Fulvia Toscano a cui prenderanno parte, tra gli altri, l’assessore Samonà, Gabriella Tigano, direttrice del parco archeologico di Naxos-Taormina, Katia Pes, Fabio Granata, Valeria Li Vigni, Andrea Pruiti Ciarello e Carla Tatò.

Infine, il 22 settembre, a Palermo, al museo d’arte contemporanea Riso il musicista Gianni GEbbia presenterà “Attis”, un audiodramma nato da un’idea che lo stesso GEbbia aveva condiviso nel 2020 proprio con Aurelio Pes e poi rimasto incompiuto. Un progetto che ora vede la luce, come omaggio al drammaturgo scomparso. Si tratta di un testo teatrale per nove voci, musicato con vari strumenti e con l’intervento delle voci in scena.

“Un doveroso omaggio attraverso tre momenti d’eccezione in altrettanti luoghi della Sicilia – sottolinea l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – per ricordare Aurelio Pes, che tanto ha dato al dibattito culturale grazie ai suoi studi sulla Grecia classica, sulla letteratura del Novecento, sull’arte, sul teatro, sulla musica e sul Mito. Da direttore del dipartimento regionale dei Beni Culturali, inoltre, fu l’ideatore del primo convegno sul “piano colore” e sulla sua importanza per il tema del paesaggio: un fine intellettuale, il cui nome è legato indissolubilmente alla Sicilia”.

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