Palermo: la regione punta al futuro con musei dinamici e moderni

Oggi a Palermo si è celebrato l’international museum day dell’ICOM, International council of museums Italia, dedicato al tema “I musei del futuro-recupera e reinventa”. L’assessore regionale ai beni culturali, Alberto Samonà, ha preso parte all’evento con due interessanti iniziative messe in campo dal parco archeologico della valle dei templi e dal museo archeologico regionale Antonio Salinas.

Il parco archeologico della valle dei Templi si è interrogato sul ruolo del museo nel terzo millennio. Oggetto di analisi è stato il museo archeologico Pietro Griffo di Agrigento attraverso un esperimento di consultazione in streaming aperto a tutti, in particolare agli agrigentini, nella consapevolezza che un museo deve appartenere soprattutto alla comunità in cui si trova, deve essere percepito come parte integrante ed essenziale del territorio.

Il museo archeologico regionale SAlinas, invece, ha avviato il progetto Salinas 2.0 predisposto in alternanza scuola-lavoro con l’istituto Francesco Ferrara di Palermo. Scopo del progetto è quello di costruire, attraverso il dialogo tra archeologi del museo, docenti e studenti del Ferrara, un percorso partecipato di conoscenza e condivisione del patrimonio culturale attraverso le nuove tecnologie digitali e social particolarmente vicine alla sensibilità dei giovani e dei millennials.

“Un bene culturale, sia esso parco archeologico o museo che viene percepito dalla comunità in cui si trova come parte di un progetto condiviso – sottolinea l’assessore dei beni culturali e dell’identità siciliana, Samonà – non verrà mai abbandonato dai suoi cittadini. Fino a quando verrà recepito, invece, come un qualcosa di altro, lontano slegato dalla città o comunque di antico e polveroso, fuori dal tempo non riuscirà ad essere sentito come parte del tessuto umano e territoriale.

Il tema scelto per la giornata dei musei – prosegue Samonà intervenuto in diretta streaming – è un’occasione per parlare di musei come corpi vivi, di immaginarne il loro futuro in un rapporto dialogico con il visitatore.

Parlare di nuovi allestimenti, di abbattimento delle barriere cognitive, di storytelling, di nuova attrattività attraverso l’uso di tecnologie anche immersive è la strada sulla quale anche la Sicilia comincia a muoversi attraverso un progetto globale che, durante il governo Musumeci, ha visto crescere esponenzialmente le risorse destinate all’ammodernamento dei musei della Sicilia, in una visione più interattiva e moderna”.

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