Sant’Agata di Militello (Me): 3 denunciati per truffa e possesso di armi e munizioni

Sono tre le persone denunciate dagli agenti della polizia di Stato di Sant’Agata di Militello, nel messinese. Dovranno rispondere del reato di truffa e uno di loro per possesso ingiustificato di armi e munizioni.

I truffatori, attraverso siti di e-commerce, avevano venduto oggetti in realtà mai recapitati rendendosi irreperibili dopo essere stati pagati.  Nel primo caso si trattava di un tapis roulant piazzato a 140 euro e mai recapitato da un foggiano di 51 anni il cui accoount è stato bloccato.

Un’altra denuncia ha portato alla perquisizione domiciliare di una donna di Frosinone di 48 anni. In questo caso, la vittima avrebbe versato la somma di 450 euro per un Ipad mai recapitato. La perquisizione permetteva di trovare una delle sim utilizzate per perpetrare la truffa. In entrambi  i casi, le indagini degli agenti con riscontri presso istituti bancari, uffici anagrafe dei comuni di residenza e gestori telefonici, hanno permesso di individuare le reali esigenze degli indagati già destinatari di altri provvedimenti giudiziari in quanto autori di decine di truffe.

Nel terzo caso le truffe sono state messe a segno da una 30enne residente nel comprensorio nebroideo ai danni di soggetti residenti in varie regioni d’Italia. La 30enne che, dichiarando di essere un’allevatrice, poneva in vendita cani di piccola taglia. Il modus operandi era sempre lo stesso: farsi inviare degli acconti per l’acquisto del cane chiedendo anche le spese per le vaccinazioni e per il veterinario.

Per rassicurare gli interlocutori inviava anche copia dei documenti personali e dichiarava che sarebbe stata lei stessa a raggiungerli presso la residenza. In questo modo riusciva a farsi inviare dei bonifici per cifre complessive oltre i 3.000 euro, senza consegnare alcun cane.

Denunciata anche una quarta person di Sant’Agata di Militello, 27 anni, per possesso di armi e munizioni, a seguito di una perquisizione domiciliare. Dal controllo effettuato è emerso che due fucili ed una pistola non erano custoditi in appositi armadi di sicurezza così come previsto, ma appoggiati sul letto e sul divatno e che il numero di munizioni possedute era superiore, il doppio, rispetto a quanto dichiarato. Le armi e le munizioni sono state poste sotto sequestro.

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