San Vito Lo Capo (Tp): contributo a fondo perduto per commercianti

A San Vito Lo Capo, centro de trapanese, è in arrivo un contributo a fondo perduto per le attività economiche, artigianali e commerciali. La giunta ha definito i criteri di ripartizione del contributo statale di 72.342 mila euro per il 2020. Sono risorse provenienti dal fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali, con una dotazione di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022, istituito al dipartimento per le politiche di coesione della presidenza del consiglio dei ministri, nell’ambito della strategia naionale per lo sviluppo delle aree interne.

La giunta ha stabilito di destinare i contributi a fondo perduto alle attività economiche commerciali ed artigiane che hanno sede legale e operativa sul territorio di San Vito Lo Capo classificate nelle sezioni: A 01.4 (Allevamento di animali), sezione A 03.1 (Pesca), sezione B (Estrazioni di minerali da cave e miniere), sezione C (Attività manufatturiere), sezione F (Costruzioni), sezione G (Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli) e sezione S 96.01 (Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia).

La somma di 72.342,00 euro verrà ripartita in favore delle imprese mediante una graduatoria che verrà stilata secondo l’ordine di arrivo delle istanze trasmesse via Pec al protocollo del Comune.  Le Pec dovranno inequivocabilmente essere riconducibili alla singola impresa. La Giunta ha determinato l’erogazione del contributo pari ad euro 1.000,00 per ciascuna richiesta ed ogni impresa potrà presentare un’unica istanza di contributo.

Il bando, con tutte le informazioni dettagliate, si può consultare collegandosi al sito internet  del Comune di San Vito Lo Capo, nella sezione albo pretorio, dove si può anche scaricare la domanda di partecipazione. Le istanze devono essere presentate da lunedì 11 gennaio alle ore  09.00,  a venerdì 18 gennaio alle ore 12.00.

Abbiamo fatto una scelta ben precisa- spiega il sindaco Giuseppe Peraino-, quella di aiutare alcune categorie di lavoratori che svolgono dei servizi essenziali tutto l’anno per la nostra comunità e che, da quando è in corso questa emergenza sanitaria che ha prodotto effetti devastanti per l’economia, hanno avuto meno attenzione, come ad esempio gli allevatori, i pescatori, gli artigiani, chi opera nel settore del commercio al dettaglio o nella lavorazione del marmo. Se avessimo ripartito questa stessa somma tra tutte le attività economiche, che sono tantissime anche se il nostro è un piccolo Comune- sottolinea il sindaco- ciascun operatore avrebbe avuto a malapena  20,00 euro e ciò non sarebbe stato utile per nessuno”.

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