Vittoria (Rg): commissariamento, un anno dopo. Lettera aperta alla città

Ad un anno dal commissariamento di Vittoria, centro in provincia di Ragusa, arriva la lettera aperta di Alfredo Vinciguerra, coordinatore Cittadino Fratelli d’Italia.

“Ditelo che dopo un anno di Commissariamento Vittoria è in balia di se stessa. In oltre 365 giorni di “lotta alla mafia” lo Stato non ha aumentato organico e risorse delle forze dell’ordine, non ha smantellato gli apparati amministrativi.

Non ha toccato il Mercato Ortofrutticolo, anzi ha lasciato lo stesso sistema di controllo fatto da noi. Non ha cambiato la ditta che gestisce la raccolta rifiuti, anzi ha rinnovato il contratto con la stessa procedura che abbiamo utilizzato noi.

Niente. Lo Stato non ha fatto niente, se non sostituire un Sindaco, una Giunta ed un Consiglio Comunale democraticamente eletto con 3 burocrati che, per quanto competenti, sono avulsi dal territorio.

Anzi, in verità una cosa l’ha fatta. Il Comune di Vittoria lo scorso giugno ha speso € 4.000,00 per riparare lo stabile della Polizia di Stato, che a luglio è stato sequestrato perché appartenente a soggetti in odore di mafia o presunti tali.

Bene, ottimo, grandioso. Malafede? No di certo.
Superificialità, pressapochismo. Uno Stato che pensa alle copertine dei giornali, mentre le brave aziende di Vittoria non ricevono pagamenti per i lavori già effettuati al Comune perché in attesa del certificato antimafia che dovrebbe essere rilasciato dalla Prefettura.

In pratica lo Stato non ti paga perché non hai un documento che lo Stato ti deve rilasciare. Wow. Per il resto a Palazzo Iacono c’è un clima insostenibile.

Conferenze stampa autocelebrative che manco l’Istituto Luce.
Niente domande dai giornalisti, niente confronto, niente dialogo.
Praticamente niente democrazia.

Ditelo che in Città la sensazione è che si sia completamente perso il controllo. Sono aumentato le fumarole, sono aumentate le discariche nonostante i Commissari, secondo un noto giornalista, lavorino anche di notte. *risate in sottofondo* Stagione estiva non pervenuta, asilo nido devastato, teatro chiuso.  Emergenza idrica alle stelle. I cittadini costretti ad attrezzarsi autonomamente per ottenere sicurezza e quieto vivere. Decine di progetti cantierabili di cui non si ha più notizia.

Ditelo che il Vittoriese non si é mai sentito abbandonato come adesso e mentre tutto il mondo parla di Vittoria solo come la città della mafia, quando non è assolutamente cosi, continuano incessantemente a buttare fango sulla nostra terra.

Si sente la mancanza della politica, qualunque essa sia, quale filtro imprescindibile tra cittadini e burocrazia. Manca ancora un anno e, se le cose non dovessero cambiare radicalmente, chiunque verrà dopo troverà le macerie di una città martoriata e cittadini ancora più sfiduciati dalle istituzioni. Ottimo lavoro signor Stato.”

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