Barcellona Pozzo di Gotto (Me): piano triennale del personale, per la Cisl bisogna fare chiarezza

E’ necessario fare chiarezza”. Così Calogero Emanuele della Cisl Fp, commenta il piano triennale del fabbisogno del personale del comune di Barcellona Pozzo di Gotto.

“Una bugia, una menzogna confezionata ad arte”. Così Emanuele commenta le notizie di stampa secondo cui la Cisl funzione pubblica avrebbe espresso parere contrario alle progressioni verticali interne a vantaggio dei precari ed Asu nel piano triennale del fabbisogno del personale del comune di Barcellona Pozzo di Gotto.

È opportuno che venga fatta chiarezza – afferma Emanuele – noi siamo sicuramente favorevoli alla stabilizzazione di tutti i precari del Comune di Barcellona, contrattisti ed ASU, ed anche ad effettuare le progressioni verticali interne. L’unica dichiarazione vera riguarda il rispetto della normativa in materia di progressioni verticali che prevede la possibilità di procedure selettive riservate al 20% di quelli previsti nei piani dei fabbisogni come nuove assunzioni consentite per la relativa area o categoria”.

Il comune di Barcellona ritiene dover prevedere dei posti che a giudizio del sindacato non rispettano la previsione normativa “e pertanto – dichiara Calogero Emanuele – il rischio è che l’atto adottato dalla Giunta Comunale venga rimesso in discussione da parte della Commissione per la Stabilità finanziaria degli Enti Locali (Cosfel) con il ragionevole rischio che possa inficiare tutta la procedura avviata”.

Altra precisazione fatta al tavolo è stata quella di prevedere eventuali progressioni interne nel 2020, peraltro consentito dalla stessa legge “Madia” e ciò per dare vantaggio a tutta la platea dei precari di poter chiudere la stabilizzazione entro il 2019.

Il sindaco ha rassicurato tutti, dichiarando che eventuali aggiustamenti saranno fatti in corso d’opera. “Non vorremmo pensare – conclude Emanuele – che questa delibera è stata adottata solo per perdere ulteriore tempo. Così si causerebbe ancora più pregiudizio ai lavoratori precari ed ASU che da troppo tempo aspettano la stabilizzazione”.

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