Efficienza energetica aziendale: perchè perseguirla?

In un mondo del lavoro in continua evoluzione è importante tenere in considerazione qualsiasi aspetto. Tra questi rientra l’efficienza energetica aziendale che è la chiave del successo della competitività aziendale.  In altre parole un miglior livello di efficienza energetica, praticamente misurabile, è un fattore che comporta un miglior posizionamento sul mercato dell’azienda che ne beneficia. La cosiddetta Quarta rivoluzione industriale o Industria 4.0(così definita in un summit di elettronica tenutosi a Hannover nel 2011) ha travolto non solo i mezzi di produzione e i metodi industriali, ma anche e in misura maggiore, la modalità con cui si concepisce il modo di produrre, di vendere, di comunicare.

Nuove tecnologie, utilizzo di big data, sinergie uomo-macchina hanno rivoluzionato, appunto, il mondo, non per ultimo quello economico. Ma lo sviluppo e l’innovazione, fattori trainanti per un migliore posizionamento sul mercato e, quindi, per una migliore competitività, non possono non tener conto di un elemento fondamentale: l’efficienza energetica.  Per le aziende di grandi dimensioni è ormai obbligatoria la misurazione delle performance e l’eventuale miglioramento. Per quelle medio piccole invece, pur non dovendo sottostare all’obbligo di legge, può considerarsi un’opportunità di sviluppo e di miglioramento della competitività. Così, anche le aziende che si occupano di refrigerazione industriale devono fare i conti con l’efficienza energetica aziendale. L’obbligo della Diagnosi Energetica è rivolta alle grandi aziende e alle imprese con un alto consumo di energia. Tuttavia, come già accennato, tale obbligo non esiste per le piccole e medie imprese che possono però aderire a questa iniziativa di incentivazione, trasformando l’obbligo per le grandi in un’opportunità per le piccole.

Il miglioramento del livello di efficienza energetica dell’azienda non deve essere quindi inteso come un mero conformarsi alle disposizioni legislative. Esso deve essere la base per poter prendere consapevolezza dell’importanza di interventi di efficienza energetica, soprattutto in termini di ritorno economico e per tastare il polso del processo produttivo, misurando i punti più deboli. In questo modo si potrà ridefinire non solo la strumentazione industriale, ma anche le strategie aziendali e i piani di business.

L’ambito industriale italiano ha un consumo energetico stimabile in 366mila GWh/anno, per due terzi destinati al fabbisogno termico e per un terzo a quello elettrico. La gestione energetica degli edifici industriali pesa per poco più di 42mila GWh annui mentre il resto dipende dai processi industriali. Un incremento dell’efficienza energetica in azienda avrebbe ricadute positive sul sistema Paese oltre che sul bilancio delle singole imprese.

Fare efficienza energetica è per FIRE non solo un bisogno dettato dalla crisi economica, ma anche un’opportunità per rivedere i processi industriali, riqualificare il patrimonio immobiliare e recuperare risorse attraverso l’energy management.

Parlando di edifici, efficienza energetica è progettare edifici intelligenti ed energeticamente efficienti con una gestione integrata dell’energia. In ambito data center, uno dei più energivori in azienda, l’attenzione va dal site assessment alla gestione del freddo, alla misurazione e monitoraggio dei consumi.

 

 

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