Gravina di Catania (Ct): la poesia ai tempi del social con Cristina Tornali

 

Riflessioni poetiche di fine estate hanno riportato alla mente sensazioni ed emozioni che spesso sembrano assopite nell’intimo, ma che sono sempre pronte ad emergere se risvegliate dall’ispirazione. È stato questo il leit motiv dell’incontro alla sala delle arti del parco Borsellino di Gravina di Catania. al centro “Oasi perdute”, l’ultima fatica letteraria di Cristina Tornali.

All’evento hanno partecipato il sindaco Massimiliano Giammusso e l’assessore alla cultura Patrizia Costa. “Siamo stati felici di poter ospitare questa iniziativa – ha sottolineato il primo cittadino – perché riteniamo che la vita pubblica di una comunità debba avere sempre più occasioni per poter attingere al patrimonio culturale immateriale qui rappresentato dalla poesia.

L’obiettivo di manifestazioni del genere è quello di  accrescere l’interesse nei confronti di questa forma d’arte letteraria anche e soprattutto nelle giovani generazioni”.

Soddisfatti gli amministratori per la riuscita dell’evento. Secondo l’assessore Costa “la grande partecipazione del pubblico testimonia come la nostra città stia recuperando la vivacità culturale che le spetta. Abbiamo avuto anche il piacere di ospitare per l’occasione i consoli onorari in Sicilia di Turchia e Grecia, Domenico Romeo e Arturo Bizzarro, quello del Senegal, Franco Ruggeri; dell’Azerbaijan Domenico Coco e dell’Ucraina Domenico Platania.

Cristina Tonali ha ricevuto di recente la menzione di merito al premio internazionale Quasimodo , proprio dal figlio del poeta, Alessandro Quasimodo.

L’evento è stato patrocinato dal comune di Catania e organizzato dall’Ain onlus (associazione italiana neurodisabili) e dall’ordine internazionale dei cavalieri di Pythias”.

“Il vulcano, l’eredità greca e il legame con la Sicilia sono al centro del lavoro dell’autrice – ha commentato il professore Emilio Galvagno – una traccia chiara del percorso interiore cantato in versi all’interno del libro”.

In questo periodo storico bisogna rivalutare il potenziale comunicativo della poesia – ha sottolineato il giornalista Umberto Teghini che ha moderato l’incontro fornendo inoltre molti spunti al successivo dibattito – anche perché i social network rischiano di fagocitare la diffusione dei contenuti che devono essere letti con maggiore attenzione”.

La poesia deve necessariamente fare i conti con la società – ha dichiarato in chiusura Cristina Tornali – anche partendo da una prospettiva intimistica, il poeta si confronta con il mondo che lo circonda e deve riuscire a ottenere una portata simbolica dei propri versi, in modo da renderli universalmente validi e non necessariamente legati alla quotidianità”. Alla fine dell’incontro ha preso il via la mostra fotografica “Graffi d’autore” di Nino Gullotti a cura di Milena Di Grazia.

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