Ambiente: pile usate o scariche, dove gettarle? I consigli del SERR

Spesso facciamo fatica a capire come muoverci quando abbiamo davanti delle cataste di pile accumulate in casa, non sappiamo mai dove gettarle, spesso ci risulta difficile riconoscere i contenitori per pile adatti alle nostre esigenze e talvolta ci rassegniamo davanti a situazioni che ad un primo sguardo risultano troppo impegnative e di difficile sostentamento. In occasione del SERR, acronimo di Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, sono stati molti i consigli dispensati per la difesa e la cura ambientale. Particolare focus è andato proprio sul riciclaggio e smaltimento delle batterie, corpi che possono potenzialmente causare gravissimi danni all’ambiente se lasciati incustoditi o esposti ad intemperie. L’intenzione di questa pagina è quindi quella di rispondere ai dubbi relativi alla gestione e messa in sicurezza dei rifiuti dei tuoi dispositivi elettronici riassumendo i consigli dispensati dagli esperti in occasione di questo evento.

Cosa fare per smaltire le batterie scariche?

Secondo diversi studi dello United National Environment Programme, ogni anno produciamo più di 40 milioni di tonnellate di questo tipo di rifiuti con conseguenze gravissime per la salute nostra e degli spazi a noi circostanti. Si tratta infatti di prodotti potenzialmente inquinanti che potrebbero causare gravi conseguenze in quanto tossici. La soluzioni indicate dal SERR sono diverse e piuttosto semplici da rispettare:

  • Fare affidamento sul punto di riciclo più vicino: riciclare il più possibile i materiali di scarto permette di ridare vita a quasi il 90% dei materiali gettati.
  • Fornire grandi quantità di punti di raccolta: è fondamentale che sia le aziende che gli apparati pubblici mettano a disposizione contenitori specializzati per pile e batterie usate.
  • Evitare l’accumulo di prodotti danneggiati: mettere batterie e pile in un unico contenitore può risultare dannoso in caso di incendi, piogge o altri agenti esterni.
  • Utilizzare contenitori in acciaio: l’acciaio è un materiale che permette di isolare a sufficienza le sostanze tossiche contenute in questi prodotti.
  • Fare attenzione ai liquidi tossici: all’interno di questa tipologia di prodotti sono contenuti acidi e liquidi che possono sprigionarsi in caso di danneggiamento.
  • Utilizzare prodotti che permettano di ridurre il consumo di energia.

Queste sono solo alcune delle mosse che possono essere fatte per preservare l’ambiente da questo tipo di minaccia, non sono però gli unici accorgimenti necessari per la sua totale salvaguardia. Bisogna infatti avere un’idea chiara di quali sono i luoghi su cui fare affidamento per il riciclo e assicurarsi che siano riconosciuti da enti specializzati nella protezione ambientale come la Guardia Nazionale o il Ministero della Transizione Ecologica

Dove si buttano le pile usate senza danneggiare l’ambiente?

Ci sono diversi luoghi deputati alla raccolta e smaltimento di pile scariche. Sicuramente anche la tua città avrà delle pagine del portale dedicate alla mappatura dei principali centri di raccolta nelle aree a te circostanti.  Nelle città ci sono diversi punti di riciclaggio su cui poter fare affidamento:

  • Aree apposite presso le discariche pubbliche.
  • Aree di smaltimento prodotti tossici dei supermercati.
  • Zone adibite allo smaltimento di prodotti tossici dei centri commerciali.
  • Utilizzare gli appositi contenitori presso negozi, aziende e scuole.

Ad ogni modo, è bene sapere che molti dei contenitori progettati appositamente per le pile e le batterie usate sono disponibili per chiunque e sono un’ottima soluzione per trovare una soluzione momentanea alla raccolta di questi rifiuti. Generalmente questi contenitori rispettano precisi requisiti di sicurezza che assicurano un sistema di raccolta comodo e veloce che permette di isolare i materiali di scarto e proteggere l’ambiente.

Cosa succede se le pile scariche non sono trattate correttamente?

Il contenuto di questi prodotti risulta particolarmente nocivo per noi e per l’ambiente a causa di sostanze di scarto necessarie per la produzione di energia. Contengono infatti metalli pesanti potenzialmente pericolosi come:

  • Mercurio
  • Cadmio
  • Piombo

Sostanze che rende le batterie dei rifiuti speciali da trattare in ambienti specifici. Nel caso in cui queste sostanze tossiche vengano scaricate senza controllo in natura, i vari agenti atmosferici, come l’acqua piovana, possono portarli ad avvelenare l’acqua sotterranea e di conseguenza fiumi, mari e laghi. Inutile dire che questo ha degli effetti diretti sugli essere viventi.

Danni simili possono anche essere causati dagli incendi. L’evaporazione di questi metalli porta alla loro diffusione nell’atmosfera, dove hanno la possibilità di condensarsi e ricadere in acqua con le piogge.

A peggiorare ulteriormente la situazione c’è il fatto che questi metalli pesanti risultino bioaccumulabili, questo significa che posso facilmente essere ereditati passando da un organismo all’altro per via della catena alimentare, vanno quindi salvaguardati non solo gli spazi adibiti agli esseri umani ma anche quelli dei nostri amici animali.

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