Comiso (Rg): confronto sulla legge “salva suicidi”

La legge “salva suicidi”, la L n.3 del 2012, trova ancora poca applicazione nelle risoluzioni di casi di sovra indebitamento che riguardano agricoltori, piccoli imprenditori commerciali e semplici cittadini. È quanto emerso dal convegno “Il sovraindebitamento nel nuovo codice della crisi e dell’insolvenza” e svoltosi venerdì scorso nella sala congressi Multifidi pmi Sicilia a Comiso, nel ragusano.

L’evento, organizzato dagli ordini degli avvocati e dei dottori commercialisti della provincia di Ragusa, insieme a pmi Sicilia, con il patrocinio di bapr, camera di commercio del Sud-Est e comune di Comiso, è stato molto partecipato e ha registrato interventi qualificati coordinati dall’avvocato Giuliana Gianna che hanno permesso di approfondire nei dettagli la legge che offre delle strade risolutive a chi si trova in difficili momenti sul piano economico.

Fondamentale in tal senso è l’attività dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) che, in sinergia tra avvocati, commercialisti e magistratura, consente di portare a compimento situazioni di forte indebitamento che in passato hanno spesso portato a fatti di cronaca balzati agli onori della cronaca nazionale. Diversi i casi che hanno già trovato soluzione ma, come è stato ribadito più volte nel corso dell’incontro, questa procedura è ancora poco conosciuta e applicata concretamente.

Ecco quindi l’importanza di una massiccia e corretta informazione sull’argomento a cui hanno contribuito con i loro interventi professionisti, componenti degli OCC di Acireale, Avola, Catania, Modica e Ragusa e i magistrati Maria Acagnino presidente della II^ sezione civile del Tribunale di Catania e Gilberto Orazio Rapisarda giudice dell’esecuzione del Tribunale di Ragusa. Il presidente dell’ordine degli avvocati di Ragusa e deputato regionale Giorgio Assenza ha anche annunciato che è allo studio, presso il governo siciliano, la creazione di un fondo sociale per venire incontro a coloro che sono soggetti a pignoramento della prima casa in modo tale da intervenire per salvare gli immobili dalle lobby di  affaristi e speculatori.

“Siamo molto soddisfatti per la buona riuscita del convegno – afferma il presidente di pmiSicilia Roberto Biscotto – dal quale è emersa la volontà di lavorare tutti insieme verso una soluzione definitiva di fronte a situazioni di forte indebitamento. Molto importante in tal senso è il ruolo di avvocati e commercialisti i quali, tenendo il polso della situazione, possono indirizzare i loro clienti con riconosciuta difficoltà economica ad avviare la procedura che porta al cosiddetto esdebitamento cioè alla totale cancellazione dei debiti”.

 

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