Naso (Me): in scena i mitici anni ’50

Un tuffo nel passato ed oplà nel comune nebroideo di Naso, si ritorna al post dopoguerra.

Su copione scritto dalla maestra in pensione, Ina Franchina, e grazie al supporto dell’assessore al turismo e alla cultura Rosita Ferrarotto, che ha organizzato la sceneggiatura ed ha coinvolto l’intera cittadinanza, per uno spettacolo all’aperto. Così sono ritornati in scena usi e costumi dell’ultimo tempo in cui tutto è poi cambiato velocemente. Gli arrangiamenti ed i canti della compagnia di musica popolare Scialla hanno reso l’atmosfera ancora più ricca, dell’incanto del ritorno al passato.

Così il teatro Vittorio Alfieri è divenuto apri pista dell’inizio del copione. I nobili appena usciti dallo spettacolo, hanno iniziato a sfilare tra le vie del paese e tutti indietro i contadini e la povera gente.

Le scene erano così suddivise:

prima scena “Sollazzo e fatica” in “Villa Unità d’Italia”;

seconda scena “Miseria e nobiltà” in “Via Mazzini”;

terza scena “Peppe Manzuni” in “Piazza tenente Cuffari”;

quarta scena “Ninuzzo” in “Piazza Lo Sardo”;

quinta scena “Lo Sposalizio” in “Chiesa San Giovanni”;

sesta scena “Giochi di una volta” in “Via Naxida”;

settima scena “U spiritaru” in “Via Circolo V. Alfieri”;

ottova scena “I locandieri” in “Corso Umberto”;

nona scena “A Criata” in “Piazza Roma”.

L’ultima e nona scena è stata madre di tutto lo spettacolo. La commedia ha infatti raccolto tutta la realtà del tempo partendo dal racconto della storia della protagonista “A Criata”. Lo spettacolo infatti ha raccontato di una figura realmente esistente in tutta la Sicilia, sino a qualche decennio addietro. Le Criate erano belle e giovani fanciulle, a causa delle condizioni sociali vivevano in uno stato di totale povertà e tra le più belle venivano scelte per servire la casa del padrone. Non erano semplici cortigiane perché solitamente non godevano del benessere dei nobili. Nella maggioranza dei casi erano “sguattere” a servizio di tutte le necessità di chi le teneva sotto il suo potere.

L’autrice del testo, nonostante abbia raccontato una realtà ingiusta, ha voluto concludere l’opera con un bagliore di gioia e speranza. Una serata piacevole che ha accolto tanti spettatori.

La commedia “A Criata” probabilmente avrà modo di essere interpretata anche in altri comuni, dove già sono state fatte le prime richieste.

La serata si è conclusa con balli e canti in piazza.

Il comune di Naso da qualche anno colora il suo calendario estivo di ampie e valide iniziate che rendono una certa maggiore fruibilità al turismo. Anche quest’anno le serate estive sono state e sono, ricche di avvenimenti interessanti. Naso offre aspetti variegati del proprio territorio, dal mare alla collina alle note qualità storiche e letterarie che il paese possiede per sua natura storica, geologica e culturale.

 

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