Sicilia: rifondazione comunista dice no all’hub strategico-militare nel Mediterraneo

Un secco no alla realizzazione di un hub strategico-militare nel Mediterraneo arriva dal partito della rifondazione comunista – sinistra europea della Sicilia. Dai comunicati ufficiali abbiamo appreso che si tratta di un’esercitazione congiunta di 10 paesi che coinvolge forze aeree e sommergibilisti che pensata per testare le capacità NATO sia nella lotta antisommergibilistica sia nel combattimento navale contro mezzi di superficie.

“Sempre dalle stesse fonti – riporto un comunicato di rifondazione comunista Sicilia – venivano a sapere che queste manovre si protrarranno fino al prossimo 16 marzo. Da siciliani e da uomini e donne di sinistra e sostenitori delle ragioni della pace non possiamo non notare che una simile operazione è la controprova (invero non necessaria) di quale sia attualmente la considerazione che la Nato, gli Stati Uniti e quindi anche l’Italia hanno riguardo al ruolo della Sicilia e, quindi, giocoforza dei siciliani ovvero quello di hub strategico-militare e di primo fronte nel Mediterraneo in caso di scontro, nell’immediato con la Russia putiniana e, in prospettiva, contro l’autocrazia cinese.

I siciliani, le siciliane – prosegue il comunicato – non possono e non devono accettare, tanto meno in modo rassegnato, che altri per mere loro valutazioni geostrategiche e/o imperialistiche, decidano del nostro destino  e di quello delle nostre figlie e dei nostri figli, anche se questo qualcuno fosse, in ottica colonialista interna, lo stesso Stato italiano.

La militarizzazione della Sicilia e con essa dell’immagine che se ne ha del mondo, in Europa come nel Mediterraneo, oltre che nello stesso immaginario dei siciliani è qualcosa che può e deve essere respinta al mittente, anche e soprattutto se questo è la NATO. Si rassegnino questi politici scaltri d’Oltremare e con essi anche i nostri loro ascari, sappiano, infatti, che la vocazione della Sicilia, dei siciliani è quella di essere luogo di pace, di confronto e dialogo.

Riteniamo improvvide le manovre del Dynamic Manta 2023 e ribadiamo la nostra ragionata quanto ferma determinazione a sostenere, in modo democratico ma fermo, le ragioni di una smilitarizzazione del nostro territorio attraverso la possibilità di autodeterminarci riguardo la presenza o meno di basi militari, NATO e no e riguardo la presenza di strutture quale il MUOS di Niscemi o, ancora, sul merito della presenza nel territorio isolano di armi nucleari di qualsivoglia tipo. È sempre tempo – conclude il comunicato – per lavorare alla pace!”

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