Siracusa: nuovo progetto editoriale del museo Archimede

Nuovo progetto editoriale del museo Archimede di Siracusa. La fondatrice del museo, Maria Gabriella Capizzi ha ideato “Io sono Archimede, Siracusa tra le mani”, nuovo progetto editoriale ispirato al grande scienziato siracusano dove il genio aretuseo racconta in prima persona la sua patria e la storia della millenaria Siracusa.

Una nuova concezione di fare impresa, capace di includere beni comuni e che ha un duplice obiettivo: avvicinare al mondo dei beni culturali tutti coloro che non hanno una conoscenza significativa del patrimoni oculturale presente in tutta la Sicilia. In secondo luogo incrementare gli strumenti che possano garantire lo sviluppo turistico, in particolare di quello culturale, che rappresenta nella nostra regione una quota rilevante dell’industria turistica internazionale.

L’idea di Maria Gabriella Capizzi comprende due pubblicazioni, una dedicata al duomo di Siracusa-tempio di Atena e un’altra al teatro greco di Siracusa. La singolarità che rende esclusiva la ricostruzione artistica delle due opere 3D consiste proprio nel riportare gli edifici storici ai loro fasti originali, donando agli utenti finali il privilegio di acquisire il manufatto, anche nella sua versione storica, facile da costruire e alla portata di tutti, adulti e bambini, tradotta anche in inglese.

Un’ulteriore impresa con cui Maria Gabriella Capizzi fornisce il proprio contributo alla conoscenza di Siracusa, del suo grande scienziato Archimede e della sua storia, fatta di monumenti unici al mondo. Vestigia che residenti e turisti, grazie a questa proposta editoriale, potranno, appunto, avere “tra le mani”.  Entusiasta dell’iniziativa anche Antonio Mamo, direttore del parco archeologico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai: «Al di là di quella che potrebbe sembrare una delle tante pubblicazioni sulle straordinarie bellezze di Siracusa, trovo che l’intuizione possa costituire un ottimo strumento di conoscenza e di divulgazione del nostro patrimonio archeologico tra i giovani, i giovanissimi e non solo”.

“La pubblicazione – conclude Maria Gabriella Capizzi – potrà essere distribuita a quanti vorranno accogliere il progetto; librerie, musei, associazioni, scuole, perché l’arte, la cultura e la scienza sono fonti di ispirazione libera e libera ne è la condivisione”.

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