Messina: convegno sullo smart working

È stato denominato ormai da tutti “smart working”, il lavoro agile. Proprio lui è stato al centro di un convegno organizzato dalla città metropolitana di Messina dal titolo: “Lavoro agile, luci e ombre. Analisi a confronto”. Se ne è discusso a palazzo dei Leoni mercoledì 4 maggio durante la video conferenza sul tema organizzata dalla città metropolitana con il dipartimento di scienze biomediche, odontoiatriche e delle immagini morfologiche e funzionali dell’università degli studi di Messina.

Nel corso della chiusura totale, con l’utilizzo del lavoro agile “abbiamo dato una svolta al nostro modo di lavorare – ha affermato la segretaria generale della città metropolitana,Maria Angela Caponetti, introducendo l’incontro – E’ importante adesso affrontare anche il tema luci ed ombre per riflettere sui risvolti di natura organizzativa, ma anche per valutare la criticità che la situazione ha fatto emergere. L’esperienza del lavoro agile, quando era coinvolta tutta l’amministrazione – ha ricordato l’avvocato Caponetti – ci ha fatto valutare positivamente questa modalità che, tra l’altro, ha portato alla creazione di vere e proprie postazioni digitali per ogni direzione che hanno permesso di proseguire il lavoro amministrativo durante la fase più critica della pandemia”.

Oggi, anche alla luce delle disposizioni normative, l’indirizzo precipuo è quello del rientro del lavoratore in presenza, fermo restando la tutela delle situazioni di fragilità. Le riflessioni della segretaria generale hanno messo in evidenza l’importanza nella riorganizzazione lavoro nel suo complesso, dello smart working per agevolare la prestazione di lavoro ed in funzione degli obiettivi di produttività da raggiungere. Mettendo però sempre al primo posto lo spirito di dedizione che deve contraddistinguere il lavoro pubblico, solo in questo modo – ha concluso Caponetti – noi riusciremo a dare a questo istituto un’efficacia concreta, evitando le insidie che possono sviare questa modalità lavorativa, facendole perdere le potenzialità e non rendendo il dovuto servizio alla collettività”.

Di seguito, l’intervento di Concettina Fenga, direttrice del dipartimento Biomorf e coordinatrice dei lavori, che ha precisato la natura dell’incontro, strutturato secondo un approccio specificamente medico, mirato ad utilizzare le esperienze acquisite per valutare le ricadute sulla salute dei lavoratori.

A seguire, l’intervento di Chiara Costa, docente di medicina del lavoro dell’università degli studi di Messina che ha analizzato gli aspetti generali e statistici dell’utilizzo del lavoro agile. Partendo dai dati del 2015 che registravano u n15% di “mobile workers” per arrivare alla percentuale del 97% nelle grandi imprese e dell’87% di lavoratori in smart working durante il periodo di chiusura nel 2020. A fronte di una serie di vantaggi: la possibilità di conciliare meglio l’attività lavorativa con le esigenze familiari, la riduzione dei costi aziendali, l’impatto ambientale, la professoressa Costa ha rilevato anche alcuni punti critici, in modo particolare, la tendenza del lavoratore alla iperconnessione e lo sviluppo di diversi stati di stress.

L’intervento del dott. Michele Teodoro, Ricercatore di Medicina del Lavoro, ha ulteriormente approfondito questi aspetti illustrando uno studio effettuato su un campione di impiegati amministrativi messinesi ai quali è stato somministrato un dettagliato questionario per valutarne la performance lavorativa. I dati hanno evidenziato un’alta percentuale di soddisfazione per l’attività lavorativa svolta in modalità agile, ma l’altra parte della medaglia ha evidenziato una crescente “irritabilità” collegata alla dipendenza totale dal mezzo informatico e una sensazione di “solitudine” derivante dal lavoro da remoto, contrastabile – come ha suggerito la prof.ssa Fenga con azioni preventive quali la creazione dei reti di comunicazione.

Ha completato i lavori il Medico Competente della Città Metropolitana di Messina, dott. Concetto Giorgianni, che ha posto l’accento sulla “schizofrenia” legislativa che ha contraddistinto la gestione della situazione emergenziale: 89 decreti, più di 40 circolari e per fine mese è atteso un ulteriore provvedimento che si auspica quanto più esaustivo possibile. La nota positiva – indicata dal dott. Giorgianni – è riferita al clima di concreta collaborazione che ha guidato e tuttora guida il suo rapporto, come Medico Competente, con i lavoratori e il Datore di lavoro, la Città Metropolitana di Messina.

L’incontro è stato organizzato dal Servizio Prevenzione e Coordinamento attività Datore di Lavoro, responsabile dott. Sandro Mangiapane, in collaborazione con l’Ufficio Unico per la Formazione, responsabile dott.ssa Maria Luisa Sodo Grasso.

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