Barcellona Pozzo di Gotto (Me): sentenza Aias, assolto l’ex commissario Lo Trovato

L’ex commissario dell’AIAS di Barcellona Pozzo di Gotto (Messia), Sergio Lo Trovato, è stato assolto con formula piena dal processo che lo vedeva alla sbarra degli imputati. Una assoluzione che arriva dopo 10 anni. L’accusa era di concussione in concorso per fatti accaduti nel 2010. Lo Trovato è stato assolto, mentre per altre tre persone è arrivata la prescrizione.

All’epoca Lo Trovato era stato incaricato dall’associazione nazionale al ruolo di commissario dell’AIAS di Barcellona a seguito di un’ispezione dalla quale sarebbero emerse numerose criticità gestionali. Da quel momento iniziò un processo di risanamento che portò il centro di riabilitazione dall’essere sull’orlo della bancarotta all’attuale gestione con risultati positivi sia per i 400 disabili assistiti che per i suoi 60 lavoratori.

“Per ben dieci anni abbiamo subìto un processo basato sulla costruzione di una presunta verità, che era palesemente falsa oltre che indimostrabile, ma finalmente oggi la verità vera è stata scritta, ha evidenziato l’ex commissario dell’Aias di Barcellona Pozzo di Gotto onlus, difeso in giudizio dall’avvocato Fabio Repici. Oggi è una bella giornata, per me, per l’Aias e per tutte le persone oneste della nostra associazione, che hanno sempre saputo distinguere tra verità e menzogne”.

Prescrizione per l’ex assessore regionale alla sanità, Sebastiano Sanzarello e attuale sindaco di Mistretta. E, ancora, per Natale D’Amico, ex assessore provinciale e Giuseppe Grasso, ex commissario della sezione di Milazzo e revisore dei conti.

“Questa assoluzione – afferma Fabio Marletta, presidente della sezione AIAS di Barcellona Pozzo di Gotto Onlus – all’indomani dell’udienza conclusiva del processo di primo grado avviato nel 2013 contro i vertici dell’AIAS nazionale, durante la quale Sergio Lo Trovato è stato assolto “per non aver commesso il fatto”.

“Assistendo alle udienze, in tutti questi anni – prosegue Marletta – ben si comprendeva come chi ha incolpato l’AIAS non avesse alcuna prova. È stata costruita una realtà mistificatrice che ha messo i cattiva luce l’AIAS. Una realtà alternativa evidentemente testa a celare le vere ragioni di una gestione della sezione che ha seriamente rischiato di decretare la fine del nostro centro di riabilitazione per via dell’enorme mole di debiti generata dall’ex presidente Luigi La Rosa che venne estromesso dall’AIAS nazionale contro cui, poi, lui stesso iniziò a lanciare accuse.

Se oggi il centro AIAS è ancora attivo, con i suoi 400 disabili assistiti e i 60 lavoratori, lo sideve proprio all’AIAS nazionale che commissariò la sezione, al commissario Sergio Lo Trovato che guidò quel commissariamento e la relativa azione di risanamento dei conti e al consorzio siciliano di riabilitazione che ci ha sempre sostenuto”.

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