Palermo: si presenta il libro “Sebastiano Tusa: l’uomo, lo studioso, l’archeologo”

“Sebastiano Tusa: l’uomo, lo studioso, l’archeologo”, il libro sul compianto archeologo siciliano, sarà presentato venerdì 11 marzo alle 16.30 a Palermo. L’appuntamento è stato organizzato da BCsicilia in collaborazione con la fondazione Ignazio Buttitta, l’associazione italiana genitori provincia di Palermo e da Angelo Mazzotta editore con il patrocinio della città metropolitana di Palermo.

Dopo i saluti del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, sono previsti gli interventi di: Gaetano Maggio, Angelo Mazzotta, Lidia Tusa, Andrea Govinda Tusa; Ignazio Buttitta, presidente della fondazione Buttitta; Massimo Cultraro, archeologo del Cnr-Ispc; Ferdinando Maurici, soprintendente del mare. I lavori saranno coordinati da Alfonso Lo Cascio.

L’incontro si terrà nella sala Martorana a palazzo Comitini di Palermo. C’è chi ha chiamato Tusa “ambasciatore della cultura del mondo”, tanto era vasta e ricca la rete di relazioni internazionali che sulla ricerca archeologica era riuscito a costruire a partire dalla Sicilia.

Grande è l’eredità che ha lasciato dopo la morte nel disastro aereo di Addis Abeba. La sua vita senza confini viene ripercorsa da vari studiosi nel libro che sarà presentato a Palermo. Il volume raccoglie il contributo di numerosi studiosi e amici di Tusa a cui si deve soprattutto l’intuizione che il Mediterraneo è un immenso giacimento di reperti e di storie. Sebastiano Tusa è stato il continuatore di una visione dell’archeologia propugnata da padre Vincenzo a cui si deve, tra l’altro, la creazione del parco archeologico di Selinunte.

Lungo le tracce di un grande impegno familiare per i tesori dell’antichità, Sebastiano Tusa ha messo in piedi un sistema di ricerche che aveva il suo centro propulsore nella soprintendenza del mare, un’esperienza che lo ha messo in contatto e a confronto con archeologi e università dell’Australia, del Giappone, dell’Europa, dei paesi del bacino del Mediterraneo.

Per anni ha organizzato ricerche e scoperte nelle isole Egadi, teatro della più grande battaglia delle guerre puniche, a Pantelleria e nel Canale di Sicilia, luogo di naufragi e dominio dei cercatori di tesori che Tusa è riuscito a fermare stimolando la creazione di leggi e iniziative finalizzate alla tutela del patrimonio sommerso.

Su questa straordinaria attività il libro raccoglie le testimonianze di tanti studiosi tra cui: Vittorio Sgarbi, Valerio Massimo Manfredi, Franco Andaloro, Michele Cossyro, Fabio Granata, Ferdinando Maurici, Alfonso Lo Cascio, Alberto Scuderi, Vito Zarzana. I testi sono stati coordinati da Valeria Li Vigni e Aurelio Pes.

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