Ragusa: sequestro di beni per 1,5 milioni di euro

Beni per un valore di circa un milione e mezzo di euro sono stati sequestrati dai finanzieri di Ragusa nei confronti di 4 persone e 2 società operanti nel settore del recupero e trasformazione di materiali plastici.

Le indagini svolte dai militari della compagnia della guardia di finanza di Vittoria hanno portato alla luce un articolato sistemi di operazioni commerciali, ritenute dagli investigatori di natura fraudolenta in quanto finalizzate ad ottenere indebiti risparmi di imposta a scapito di una società poi fatta fallire.

I due principali indagati, appartenenti allo stesso nucleo familiare e già noti per essere stati colpiti recentemente da provvedimenti di custodia cautelare relativamente ad altri illeiti commessi nel settore del riciclaggio di rifiuti plastici sono stati ritenuti i reali beneficiari di transazioni che prevedono l’emissione di fatture per operazioni inesistenti nei confronti di altre società, tutte di fatto a loro riconducibili, per un valore superiore ai 4 milioni di euro.

Le indagini delle fiamme gialle fanno ritenere che il modus operandi attuato fosse finalizzato ad ottenere, grazie all’iscrizione di costi fittizi, un indebito risparmio d’imposta in capo alle società produttive destinatarie delle fatture per operazioni inesistenti, facendo così traslare sulla società fallita oneri fiscali che, al pari dei contributi previdenziali riferibili a tutti i dipendenti, venivano omessi e non pagati.

I molteplici riscontri effettuati e comunicati al tribunale di Ragusa hanno permesso di denunciare quattro persone per i reati di emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e di bancarotta fraudolenta.

Il gip del tribunale di Ragusa, condividendo l’intero quadro probatorio, emetteva apposita ordinanza applicativa di misura cautelare reale del sequestro preventivo in forma diretta e per equivalente per ciascun capo di imputazione formulato fino alla concorrenza della somma complessiva di un milione e mezzo di euro, quantificato sulla base dei debiti tributari non onorati e sui contributi non versati.

In esecuzione del provvedimento le fiamme gialle hanno proceduto a sequestrare le somme rinvenute su conti correnti riconducibili agli indagati nonché di 16 immobili, 13 terreni e due automobili.

Commenti
Caricamento...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi