Aci Sant’Antonio (Ct): maltrattamenti familiari, un giovane in carcere

È finito in carcere un giovane di 27 anni di Aci Sant’Antonio, centro del catanese, arrestato dai carabinieri su disposizione della procura per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Le indagini hanno fatto luce sulle condotte  poste in essere dal giovane che nel 2017 aveva allacciato una relazione sentimentale con una donna d i29 anni, dalla cui unione è nata una bimba che oggi ha 3 anni.

Il giovane aveva subìto un incidente stradale che ne aveva provocato una menomazione fisica e per la quale aveva ricevuto una cospicua assicurazione che sarebbe diventata la principale causa degli attriti con la madre di 49 anni. La madre ha riferito agli investigatori, versione confermata anche dalla compagna dell’uomo, che il figlio era incapace di gestire in maniera oculata il denaro del risarcimento percepito.

L’uomo, a dire della madre, avrebbe elargito somme di denaro a chiunque gliene facesse richiesta, oppure l’avrebbe dilapidato nei giochi online trascorrendo intere notti al computer, comportamento aggravatosi dopo l’inizio della sua relazione sentimentale. Nel novembre del 2019 la madre del giovane aveva tentato di convincere il figlio ad intraprendere un percorso riabilitativo e di supporto psicologico, ma questa iniziativa aveva ulteriormente incrinato il suo rapporto con il giovane che più volte ha minacciato di morte la genitrice, aggredendola anche fisicamente. Comportamenti violenti che sarebbero stati rivolti anche nei confronti della sua compagna, costretta a subire continuamente ingiurie,schiaffi e spintoni.

Lo scorso ottobre la situazione è degenerata quando l’uomo è passato alle vie di fatto tentando di colpire la madre con una stampella, inducendola ad abbandonare l’abitazione insieme alla nuova e alla nipote, facendovi ritorno solo a seguito delle insistenti richieste del figlio. In quell’occasione la poveretta, dopo aver lasciato la nipote e la madre all’interno dell’autovettura, avrebbe raggiunto il figlio in casa il quale, improvvisamente, avrebbe iniziato a colpirla con testate e pugni al volto ed allo stomaco, ma scusandosi con lei nel contempo adducendo le percosse a propria giustificazione quale irrefrenabile sfogo alla propria rabbia.

A seguito dell’aggressione la donna aveva riportato un trauma cranico, al volto ed alla mano sinistra, nonché la frattura delle ossa proprie del naso con relativa prognosi di trenta giorni. Il 27enne è stato ora associato al carcere di Termini Imerese, nel palermitano.

Commenti
Caricamento...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi