Siracusa: le eterne melodie di Morricone il 24 agosto al teatro greco

Per la prima volta al teatro greco di Siracusa il 24 agosto risuoneranno le eterne melodie di Ennio Morricone in occasione del festival lirico dei teatri di pietra. Appuntamento il 24 agosto alle 21.00 al teatro greco di Siracusa.

In programma le colonne sonore di alcuni film simbolo della storia del cinema, come Nuovo Cinema Paradiso, Malèna, La leggenda del pianista sull’oceano, Per un pugno di dollari, Mission, C’era una volta il west, Giù la testa, L’avventuriero, C’era una volta in America.

Un omaggio che è un viaggio imperdibile e travolgente dentro l’arte di uno dei più grandi compositori dell’età contemporanea. Le sue composizioni hanno affascinato intere generazioni e attraversato svariati generi musicali, facendo di lui il più importante autore di colonne sonore di tutti i tempi. Sarà un crescendo di emozioni e serena nostalgia in un’atmosfera intima e sognante, una serata che rappresenta un tributo doveroso dedicato a un grandissimo musicista, compositore e arrangiatore italiano.

Sarà poi la “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni, allestimento kolossal realizzato in coproduzione con il teatro dell’opera di Malta, a chiudere la sezione lirica il 27 Agosto sempre presso il suggestivo teatro greco di Siracusa.

Anche quest’anno, il Festival Lirico dei Teatri di Pietra, che prevede un enorme dispiegamento di oltre 200 tra artisti e maestranze, ha ottenuto i più prestigiosi patrocini, tra cui spiccano quello del Parlamento Europeo, del Presidente del Senato e del Presidente della Camera e ha ottenuto il prestigioso marchio Effe Label, che viene dato ai festival più prestigiosi d’Europa.  Il fil rouge su cui si fonda l’edizione 2021 è il tema dell’incontro, quel contatto che ci è stato negato a causa della pandemia, ma di cui tutti abbiamo bisogno.

È questa la mission della terza edizione del “Festival Lirico dei Teatri di Pietra”: trasmettere la bellezza dell’arte e della cultura per favorire la ricchezza dell’incontro e del confronto tra le persone e le proprie identità; un incontro fecondo e vitale tra antichità e contemporaneità, tra arte e individui, capace di rigenerare le comunità attraverso l’incanto dello spettacolo. Ripartire, dunque, dal nostro passato, dall’arte, dalla cultura, dalla musica, per ritrovare quella “vicinanza” indispensabile per guardare, con fiducia, a un futuro che è prodigo di speranza e di bellezza.

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