Catania: ai clienti mostrava la pianta di canapa “autofiorente”, arrestato

A Catania i carabinieri del nucleo investigativo dei Lupi hanno arrestato uno spacciatore che era solito accogliere i clienti con la pianta di canapa “auto fiorente” in esposizione. Le manette in flagranza di reato sono scattate per un 20enne ritenuto responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio.

Le indagini dei Lupi si sono concentrate nel quartiere periferico di Canalicchio dove il giovane svolgeva una fiorente attività casalinga di spaccio, effettuando lo scambio soldi-droga attraverso l’inferriata della propria finestra prospiciente la pubblica via.

Le difficoltà operative erano caratterizzate dalle modalità di accesso e controllo di quell’abitazione sita in via Filippo Liardo, un vicolo cieco. I militari, effettuato un controllo accurato sulla presenza di eventuali telecamere di sicurezza, hanno approfittato della momentanea apertura del portone d’ingresso dello stabile, immediatamente individuando nella sua corte di pertinenza l’appartament del giovane, caratterizzato da un originale e subliminale indizio per i clienti in cerca della “pianta di marijuana auto fiorente” posta in un vaso di fronte alla porta. Si tratta di una qualità di cannabis caratterizzata da una minore foto dipendenza solare ed una più veloce fioritura.

Avuto l’accesso all’interno dell’abitazione i militari hanno trovato l’interessato immerso nel pieno delle sue attività lavorative, impegnato com’era a suddividere sul suo letto le varie dosi di marijuana da smerciare ai “consumatori”.

La perquisizione ha consentito ai militari di rinvenirein più punti dell’abitazione circa 90 grammi di “marijuana amnesia” (ad alto contenuto di THC), ramoscelli di canapa indiana con le relative infiorescenze per un peso complessivo di circa 260 grammi, 5 grammi di resina di marijuana, un bilancino di precisione ed il materiale per il confezionamento delle singole dosi, nonché la somma di 1.445 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio e della quale il giovane, disoccupato e nullafacente, non è stato in grado di fornire giustificazione del possesso.

Le analisi di laboratorio hanno successivamente stabilito che, il quantitativo di droga sequestrata, era sufficiente per la suddivisione in circa 1.000 dosi. Il giovane è stato posto agli arresti domiciliari come disposto dal giudice in sede di udienza di convalida.

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