Palermo: Asu beni culturali e Cgil a confronto con l’assessore Samonà

Confronto fra gli Asu dei beni culturali, la Fp Cgil e l’assessore regionale alla Cultura, Alberto Samonà. Al centro del dibattito la stabilizzazione e l’integrazione oraria del personale. Per il coordinatore regionale Asu della Fp Cgil, Salvo Musolino, nelle more della soluzione che porti alla definitiva stabilizzazione del personale, è necessario che l’assessorato regionale si impegni affinché si possa ottenere l’integrazione oraria per questi lavoratori.

Prima un sit-in, poi un confronto con l’assessore regionale ai beni culturali, SAmonà. Continua dunque l’impegno della Fp Cgil per raggiungere l’obiettivo della stabilizzazione e, nelle more di quest’ultima, dell’integrazione oraria, del personale Asu in servizio nelle aree archeologiche, in musei, biblioteche, soprintendenze. Sono 270 i lavoratori, su un bacino totale di 4571 unità, alle dirette dipendenze della regione siciliana e in utilizzo attraverso l’assessorato ai beni culturali, di cui lo stesso assessore, nel corso dell’incontro ottenuto dalla Fp Cgil, ha riconosciuto il valore professionale.

“Nonostante i lavoratori Asu siano in utilizzo diretto dall’assessorato dei beni culturali dal 2019 – hanno affermato il segretario generale della Fp Cgil di Messina, Francesco Fucile e il coordinatore regionale, Salvo Musolino – non sono mai stati previsti e redatti ad oggi i piani di fuoriuscita previsti dalla normativa vigente e che questi lavoratori non sono neanche stati inseriti nei recenti piani di fabbisogno triennale regionale, atti propedeutici e necessari nelle more che si risolvano i problemi inerenti l’impugnativa sull’articolo 36 della Legge 9/2021.”

Problematica, quella relativa all’impugnativa, per cui l’Assessore Samonà ha affermato essere in corso delle trattative con i Ministeri competenti per arrivare ad una soluzione.

La FP CGIL – hanno continuato Fucile e Musolino -, è impegnata a 360 gradi, anche a livello nazionale, al fine di trovare la via per la stabilizzazione di tutti è 4571 lavoratori ASU, ma nelle more che si individui il percorso corretto, è necessario dare  la giusta dignità lavorativa ai 270 lavoratori ASU di BBCC, riconoscendo loro da subito un’integrazione oraria, l’integrazione oraria che rientra, peraltro, tra le prerogative dell’Ente Utilizzatore, l’Assessorato ai Beni Culturali appunto, strumento già in passato utilizzato per i lavoratori ex art.23 (prima ASU), ed oggi attuato per la valorizzazione del personale ASU, in diversi Comuni ed ASP”.

A conclusione dell’incontro, l’Assessore Samonà si è detto disponibile ad attivarsi affinché sia riconosciuto lo strumento integrativo, aggiornando i lavori per la prossima settimana alla presenza del nuovo Dirigente Generale dei BB.CC di prossima nomina.

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